Leverkusen | Ripresa e gioventù, l'esordio del 17enne Wirtz
Immaginate un 16enne che crea un piccolo caso diplomatico tra i club della Renania. Niente politica, solo calciomercato. E un trasferimento che fa scricchiolare quel patto più morale che economico secondo cui tra quelle tre società della regione tedesca non dovevano accadere 'furti' dai rispettivi settori giovanili.
Poi arriva questo ragazzino, classe 2003, e il Bayer Leverkusen si accorge che non può farne a meno. Ed ecco che Florian Wirtz a gennaio diventa un'aspirina. Troppo facile l'ironia con i possibili mal di testa dei dirigenti del Colonia. Così vicini (distanti poco più di mezz'ora di macchina), così lontani in quell'occasione.
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Florian oggi ha 17 anni e 15 giorni e in una Bundesliga che è ripartita questo fine settimana dopo il lockdown tedesco, lui è sceso in campo. Titolare. Esordio in trasferta nel deserto Weserstadion del Werder Brema, con l'eco delle indicazioni di Peter Bosz in sottofondo e i saluti col gomito.
In un calcio in cui è cambiato tutto ma non l'emozione di un 17enne al suo esordio con la prima squadra in campionato, diventando anche il giocatore più giovane della storia del Bayer Leverkusen ad aver debuttato in Bundesliga.
Ha battuto il record del compagno di squadra Kai Havertz (doppietta per lui contro il Werder nella vittoria per 4-1) ed ora il primato è suo. E si prende anche il terzo posto nel podio della storia del campionato tedesco, mentre in questa stagione nessuno più giovane di lui ha giocato in Bundes.
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Contro il Werder ha giocato 62 minuti, in molti lo paragonano proprio ad Havertz e Bosz aggiunge un'altra pepita alla lista dei suoi debuttanti. "Si allena con noi, deve essere un ottimo giocatore, altrimenti non sarebbe qui. Apprezzo molto la sua qualità", aveva detto alla vigilia di questo nuovo inizio del suo Bayer.
Chissà cosa pensano a Colonia, lì dove praticamente è cresciuto negli ultimi 10 anni. Arrivava dal Grün-Weiss Brauweiler, piccola squadra dell'altrettanto piccola e omonimo cittadina di Brauweiler dove è nato.
“Il ragazzo ha un talento enorme. Poteva andare a Liverpool, al Bayern o a Dortmund. Tutti lo volevano. È interessante che Flo abbia scelto il Bayer, probabilmente per la vicinanza a casa. Quello che ha in dote sono le cose che non puoi imparare. Ha qualcosa in comune con Kai Havertz”, ’questo il 'battesimo' di Patrick Helmes, allenatore delle giovanili del Leverkusen.
Già la vicinanza. Per Wirtz andare a Leverkusen ha significato anche ritrovare sua sorella Juliane, calciatrice come lui e difensore della squadra femminile del Bayer.
Questioni di famiglia, questioni di calcio. Ma in fondo una storia comune in una nuova normalità in cui può essere anche cambiato tutto ma non la soddisfazione di un 17enne per il suo esordio. Come da protocollo.