Fiorentina, Pioli: "Da domani inizia un nuovo campionato. Europa? Non siamo i favoriti ma ce la giocheremo"
Dopo la sosta, la Fiorentina è pronta a ripartire. I viola, reduci da otto risultati utili consecutivi, non perdono in campionato dal 4 a 2 subito in casa per mano della Roma lo scorso novembre. Poi una scalata continua, che ha portato la squadra di Pioli in piena zona Europa. Due punti sotto rispetto proprio alla Sampdoria, sesta ma vittima di una mini crisi. Una sola vittoria nelle ultime sette per i ragazzi di Giampaolo, con la sconfitta di Benevento che ha fatto infuriare e non poco il buon Ferrero: “Da domani inizia un altro campionato – ha esordito così Pioli nella conferenza stampa della vigilia – saranno 18 gare dallo stesso valore, perché dalla sesta all’undicesima ci sono pochissimi punti. Con la Samp non sarà decisiva ma rimane pur sempre uno scontro diretto”. Un Pioli fiducioso, nonostante la sosta: “E’ stata utile, ma anche un po’ strana. Dare sette giorni di riposo ai giocatori per poi ricominciare subito è stata una scelta inusuale. Detto questo, i ragazzi hanno lavorato molto bene in settimana, li ho trovati seri e motivati. Avremo delle incognite, ma lo stesso discorso vale anche per tutte le altre squadre”. Sei squadre in due punti, tutte in lotta per l’Europa League: “L’Atalanta è la più forte – ammette Pioli – anche se potrà perdere qualche punto a causa dei tanti impegni. Il Milan, invece, ha l’organico più attrezzato. Noi non siamo i favoriti, ma abbiamo i valori per potercela giocare. Bisogna essere ambiziosi, cercando di vincere quante più partite possibili”. Domani a Marassi sarà il terzo round fra Samp e Fiorentina, con Pioli che teme due giocatori in particolare: “Ramirez è un giocatore di talento, ho avuto la fortuna di allenarlo un anno a Bologna e la sfortuna di perderlo subito dopo perché andò in Inghilterra. Può trovare la giocata o l’intuizione, fa parte di un tridente che è molto pericoloso e che ha qualità. Anche Torreira è un altro da tenere sotto controllo ovviamente. Noi bisogna stare attenti e giocare una partita da squadra.”. Le assenze di Veretout e Astori, squalificati, a rendere più complicato il tutto. A rischio anche Thereau: “Ma chi ha lavorato in settimana si farà trovare pronto. Vitor Hugo al posto di Astori? Da’ garanzie anche in una difesa a quattro, perché il suo ruolo naturale è il centrale di sinistra. E’ cresciuto tanto, gli è servito del tempo ma è normale così, soprattutto per i difensori brasiliani. Si è sempre applicato molto, non si è mai depresso nei momenti difficili. Ha delle belle caratteristiche, fisiche, tecniche e di forza. Sono sicuro delle sue qualità”. Poi una battuta rapida su Babacar, al centro delle voci di mercato: “Tutti coloro che convocherò hanno lavorato bene e lui rientra fra questi” e su Eysseric: “Si sta impegnando tanto. La nostra identità e chiara e i nostri giocatori lo sanno. Quando gli avversari hanno palla noi bisogna occupare bene il campo, quando attacchiamo bisogna essere propositivi. Valentine ha le qualità per fare bene entrambe le cose”. Anche Saponara al centro della discussione, lui che fino a questo momento non si è praticamente mai visto: “Non ho mai avuto dubbi sulle sue qualità. E’ il giocatore da cui mi aspetto di più nel girone di ritorno. Adesso sta bene e ci darà sicuramente una mano”. Chiosa finale sul mercato e su una statistica particolare, ovvero il rapporto fra tiri totali e quelli nello specchio: “Questo è il quindicesimo anno che alleno. Non ho mai avuto un gennaio così tranquillo, non è mai venuto nessuno a chiedermi di andare via. Siamo sempre stati molto chiari, ho visto solo concentrazione e motivazione. Sono soddisfatto di questi atteggiamenti. L’importante è continuare a lavorare bene nonostante il mercato rischi di destabilizzare. Noi primi per tiri totali e penultimi per conclusioni nello specchio? La cosa più importante è riuscire a proporre tante soluzioni offensive. Quando produci vuol dire che in campo ci sono molte situazioni che vanno bene, che c’è grande disponibilità. Il fatto della precisione si può migliorare. Molto è dovuto anche all’attacco giovane che abbiamo, che ogni tanto è frenetico e poco lucido. Bisogna saper leggere meglio le situazioni e su questo lavoreremo”