Milan, Pioli: “Astori sempre dentro di me. Il gruppo è compatto”
6 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta – nel derby – in questo 2020 del Milan. Dopo il successo contro il Torino nell’ultimo turno di Serie A, i rossoneri – sesti a pari punti con Verona e Parma – vogliono continuare a rincorrere un posto diretto in Europa. La quinta posizione della Roma dista solo 4 punti, e sabato 22 febbraio, alle 20:45, ci sarà la Fiorentina. Alla vigilia della partita del Franchi ha parlato Stefano Pioli: “Di Firenze ho bei ricordi, ho vissuto un’esperienza stupenda. Lì è successa una cosa che ti segna dentro. La scomparsa di Astori ci ha fatto unire, abbiamo trasformato la tragedia in una cosa positiva”.
“Davide è sempre dentro di me, conoscerlo è stato un onore. È cresciuto al Milan, quindi credo che sia felice del mio arrivo qui dopo la Fiorentina. Non avrei mai voluto vivere quella situazione, ma ora mi sento migliore” ha proseguito l’allenatore rossonero in conferenza stampa. “La Fiorentina viene da una grande vittoria ed è allenata bene. Anche noi siamo in un buon momento e dobbiamo continuare così. Per la gara non saranno convocati Duarte, Krunic, Biglia e Kjaer, tutti gli altri stanno bene. Ci stiamo allenando alla grande e si respira aria positiva, per un futuro migliore dobbiamo solo pensare al presente”.
“Ibrahimovic è un esempio di ambizione e determinazione, può farci solo bene. Lui è diventato un campione perché ha sempre voluto migliorare se stesso. Con lui ho un ottimo rapporto, c’è rispetto reciproco. Non esiste nessun caso Musacchio, ha solo sentito un indurimento al polpaccio. Non si è rifiutato di entrare, e domani sarà disponibile” ha continuato Pioli. “Calhanoglu sta bene, ha avuto un problema lieve. È disponibile per giocare. Kessié potrebbe essere più pulito nelle scelte che fa quando sviluppiamo il gioco”.
“Sono felice che si parli della mia permanenza anche a giugno, significa che il mio lavoro viene apprezzato. Mi sento un punto di riferimento per la squadra, ma non starà a me decidere. Champions? Dobbiamo vincere tante partite fino alla fine, poi vedremo cosa faranno le altre squadre. Di sicuro faremo il massimo, dobbiamo avere ambizione e fare meglio del girone d’andata. La squadra ha voglia di dare tutto, voglio che i ragazzi siano stremati a fine partita. Sono tutti giocatori degni del Milan, con questo spirito possiamo farcela. Servirà tanta intensità. Se la lite in allenamento tra Ibra e Paquetà è servita a spronarlo? Se si incita un compagno va bene, ma non andiamo a creare casi che non esistono. Il gruppo è compatto” ha concluso l’allenatore del Milan.