La Fiorentina di Italiano sfata il tabù Lazio: Kayode e Jack, messaggio per Spalletti
L'ottava è quella giusta. Italiano sfata il tabù Lazio. Dopo sei sconfitte e un pareggio, l'allenatore di Karlsruhe ottiene la prima vittoria contro i biancocelesti. E lo fa in rimonta per 2-1 ritrovando la sua Fiorentina arrembante, spregiudicata e pericolosa, il contrario rispetto a quella involuta che si era vista negli ultimi mesi.
Per ottenere la prima vittoria in carriera contro Sarri, Italiano fa all-in. Con una formazione offensiva, visto il ritorno di Arthur da play e Bonaventura, Gonzalez, Sottil, Beltran e Belotti, tutti insieme contemporaneamente dall'inizio. Dopo i tre legni colpiti dai viola con Gonzalez, Belotti e Biraghi, e diverse occasioni fallite nel corso del primo tempo, la Lazio passa in vantaggio con Luis Alberto. La Fiorentina però non ci sta e reagisce. Belotti conquista il rigore, ma Nico fallisce per la seconda volta consecutiva colpendo il quarto palo del match.
Ma il gol che dà il via alla rimonta arriva da un difensore: Michael Kayode. L'ex Gozzano trova il primo gol in Serie A impattando il pallone crossato da Belotti che colpisce prima la traversa e poi termina alle spalle di Provedel. Poi la corsa piena di gioia ad esultare alla bandierina con i tifosi. Rimonta completata poi con Bonaventura, che è il più veloce di tutti a ribadire in rete la palla respinta da Provedel sulla conclusione dal limite di Beltran. Settima gioia personale in stagione per il 34enne, che ritrova la rete dopo alcune prove sottotono. Ma quando si accende Jack, gira meglio anche la Fiorentina.
Il vecchio e il nuovo, per 2 gol violazzurri. Un doppio messaggio per Luciano Spalletti, in visita proprio negli scorsi giorni al Viola Park. "C'è qualche giovane forte che stiamo seguendo con attenzione, anche lontano dall'Italia. Kayode, l'esterno della Fiorentina? Lo avevo convocato ma si è infortunato. Ora cerchiamo di valutarli direttamente, dal vivo", aveva detto il ct azzurro lo scorso dicembre. Chissà che le prossime amichevoli di marzo contro Venezuela e Ecuador non siano l'occasione giusta per valutarlo anche in nazionale maggiore. L'ennesima prima volta in questa stagione per il classe 2004, che non vuole fermarsi.
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