Fiorentina, Veretout: "Siamo rinati. I gol? E' più importante la squadra"

Jordan Veretout ha già fissato gli obiettivi imminenti e quelli futuri. Primo passo: vincere in trasferta, poi ci sarà tempo per pensare all’Europa. Il centrocampista francese lancia la Fiorentina: “Siamo rinati dopo la vittoria con l’Empoli? Sì, era importante tornare a vincere, specie dopo tante partite in cui non riuscivamo a fare risultato – Ha analizzato il francese al Corriere dello Sport - E’ stato fondamentale per noi, la squadra, ma anche per tutto l’ambiente”.

Per certificare la rinascita viola c’è un altro importante passo da fare: vincere in trasferta contro il Milan: “Vogliamo vincere contro una grande squadra, in lotta per un posto in Europa e, soprattutto, siamo consapevoli di voler centrare il primo successo della stagione in trasferta. E’ un passo fondamentale per la nostra maturazione e siamo pronti a dare battaglia”.

Una vittoria esterna che finora non è mai arrivata: “L’abbiamo sfiorata tante volte, salvo poi essere rimontati a pochi minuti dalla fine. E’ anche per questo che abbiamo una gran voglia di rivincita. Crediamo che sia arrivata l’ora: l’importante è continuare a giocare come abbiamo dimostrato nell’ultima partita”.

Da centrocampista d’inserimento a regista puro, questo il nuovo ruolo che Pioli ha disegnato per Veretout, disposto a mettersi sempre a disposizione per la squadra: “Io al centro del gioco? E’ molto importante, significa essere un po’ il punto di riferimento. Smisto palloni, faccio da diga nei confronti degli avversari: mi piace molto questa nuova veste che mi ha disegnato Pioli. Quello che conta, però, è sempre il bene della squadra: c’era bisogno di me in quella zona del campo ed io sono stato ben felice di mettermi a disposizione. Lo considero un arricchimento personale”.

Il francese analizza anche il suo ruolo di rigorista: “E’ il mio modo per essere d’aiuto alla squadra. Sono cinico quando serve per andare sul dischetto. Lì conta la precisione, è evidente, ma soprattutto la calma interiore. E’ questione di responsabilità, che implica un lavoro continuo da parte mia. Se ho pensato ad un numero di gol da raggiungere? Sinceramente no, anche perché con la posizione che ricopro è più difficile segnare. Conta molto di più quello che posso fare per la squadra. Il giusto compromesso sarebbe quello di segnare il giusto numero di gol per portarci in Europa”, ha concluso Veretout.

L’intervista completa sul Corriere dello Sport in edicola oggi.

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