Gudmundsson: "Palladino uno dei motivi per cui sono qui. Sono molto carico"
Albert Gudmundsson è diventato ufficialmente un nuovo giocatore della Fiorentina nelle scorse ore. L'attaccante islandese si è quindi presentato in conferenza stampa e ha toccato diversi temi.
Fiorentina, la conferenza stampa di Gudmundsson
L'attaccante islandese ha parlato delle sue condizioni innanzitutto: "Sto bene. Ho un piccolo problema al polpaccio ma per il resto va bene. Come sanno tutti è stato un percorso lungo con la Fiorentina, loro si erano interessati a gennaio ma poi non è successo nulla. Quando sono tornati alla carica in estate avevo voglia di tornare qua. Sono molto carico per iniziare questa avventura".
Su Palladino ha detto: "Il mister è molto giovane e ambizioso, ha tanta energia e idee molto fresche. Ha già dimostrato tanto a Monza. Quando ho parlato con lui avevo già delle buone sensazioni, lui chiede tanto ai suoi giocatori e penso che con lui posso fare un'ulteriore step nella mia carriera. È uno dei motivi per cui sono qui. Ho parlato con il mister del mio ruolo in campo, ma io sono il tipo di giocatore che può ricoprire diversi ruoli. Posso giocare sulla fascia, da trequartista, da attaccante o a centrocampo. Non importa dove giocherò, cercherò in ogni caso di aiutare la squadra. Credo comunque che l'idea sia quello di giocare nel tridente in avanti".
Sul suo acquisto Gudmundsson ha commentato: "È un grande onore il fatto di essere stato acquistato per tanti soldi, ma se fossi arrivato gratis comunque il mio impegno sarebbe stato al 100%. Non voglio comunque caricarmi di troppe responsabilità. I gol sono molto importanti, ma non voglio parlare di cifre. Ovviamente sono fiero dei miei 100 gol tra i professionisti, ma non ho intenzione di prefissarmi un obiettivo perché voglio pensare a partita dopo partita. Non direi che avevo paura che la trattativa saltasse, ma le ultime settimane di mercato sono sempre particolari per un giocatore. Sono rimasto molto rilassato, mi concentravo sul fatto di stare bene fisicamente.".
Sul rinnovo che gli avrebbe offerto il Genoa ha detto: “I commenti di Andreas Blasquez, CEO del Genoa, mi hanno un po' scioccato. Con lui avevo un ottimo rapporto, lo conoscevo anche a livello personale, la sua è una famiglia adorabile. Quindi non voglio parlare male di lui, mi ha aiutato molto negli ultimi due anni e mezzo, ma ovviamente la gente non può credere a tutto quello che scrivono i media. Perché, a dire il vero, lui diceva di avermi offerto un aumento di stipendio di 1 milione di euro, il che è molto lontano dalla verità. Non voglio parlare troppo di numeri, ma si sa che la gente dice le cose in base a ciò che crede o non crede nelle notizie”.
Gudmundsson ha poi commentato il possibile addio di Nico Gonzalez e il suo eventuale numero di maglia: "A dir la verità non ho avuto neanche tempo per poter pensare al numero di maglia. Lo deciderò questa settimana, e tutto diventerà più chiaro in questi giorni".
L'islandese ha anche parlato del processo che lo riguarda: "Il processo sarà a settembre, ma non avrà un impatto su di me essendo presente da un anno a questa parte. Sono concentrato sulla mia famiglia e sul calcio, e sono fiducioso che ci sarà giustizia, anche perché sono convinto di essere innocente".
"A gennaio avevo la possibilità di passare alla Fiorentina, ma è successo un po' tutto di fretta. Avevo la sensazione che la mia missione al Genoa non fosse finita, e non volevo lasciare il club a metà campionato. Volevo venire però quest'estate, e quando ho sentito che la viola fosse di nuovo interessata ero molto contento".
Infine, un ringraziamento a Gilardino: "Mi ha aiutato tantissimo nella finalizzazione. Nelle prime settimane è stato molto severo con me, soprattutto nelle partitelle; mi diceva sempre di segnare e prendere lo specchio della porta. Devo ringraziarlo tanto".
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