Visite mediche e primi allenamenti: la Fiorentina non si ferma. VIDEO
Si aprono di nuovo (questa volta pure ai calciatori) i cancelli del centro sportivo Davide Astori, che fino alla tarda serata di ieri aveva ospitato le lunghe riunioni fra dirigenti e staff medico (le ultime news sul calcio). Decidere come far ripartire l'attività agonistica, questo l'enigma da risolvere. Non facile, anche perché nel frattempo la Fiorentina è stata nuovamente colpita dal Coronavirus.
Altri sei i casi positivi, tre calciatori e tre dirigenti, come comunicato dopo i tamponi e i test sierologici effettuati fra mercoledì e giovedì. Casi che si vanno ad aggiungere agli 8-10 già rivelati da Commisso a metà marzo dopo le positività di Vlahovic, Cutrone e Pezzella.
Proprio l'argentino è stato fra i primi ad arrivare, dopo Pulgar e Terzic. Ha dovuto aspettare quasi una mezz'oretta all'interno della propria auto, perché i dottori erano già impegnati con i due compagni e fra le regole c'è quella di scaglionare gli ingressi.
Obbligatorio arrivare con la mascherina, guanti e indumenti sportivi propri. I locali del centro sportivo infatti sono chiusi, dalla palestra al magazzino e alla lavanderia. Prudenza massima, il virus ha colpito senza pietà ed è necessario stare attenti.
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Chi è risultato negativo ai test, dopo aver effettuato quest'oggi i consueti test medici come se fosse il primo giorno di ritiro estivo, potrà iniziare l'allenamento individuale. Tutto facoltativo, al momento. A chi vorrà allenarsi verrà prima comunicata la porzione di campo che gli verrà assegnata.
Si torna a correre dunque. Un pizzico di normalità in un contesto di paura e del tutto inedito. Nemmeno un pullman parcheggiato fuori dai cancelli, quando invece fino a febbraio ne partivano direzione Roma e non solo. Non ci sono le solite macchine delle scuole guida, che solitamente portano gli aspiranti patentati a fare pratica nel grande parcheggio del Piazzale Campioni del '56. Un grande spazio che si riempie solo nel tardo pomeriggio, quando i genitori portano i bambini a sgranchirsi le gambe e i ragazzini un po' più grandi cercano di fare colpo sulle ragazze con qualche tentativo di impennata con le bicicliette.
Da Castrovilli a Benassi, da Milenkovic a Chiesa, da Duncan a Dalbert ed Igor: i cancelli del centro sportivo, nel frattempo, si sono aperti continuamente. E intorno alle 15, all'aeroporto di Peretola, è atterrato anche Ribery con un volo privato da Monaco di Baviera. Stile rivedibile, ad accoglierlo c'era il team manager Angeloni al quale non potrà non essere comparso un sorriso sul volto. In attesa di poter tornare a sorridere sul campo e in un Franchi pieno, senza guanti o mascherine.