Fine dell'incubo, Pippo Falco torna in Italia: "Ho più fame di prima"

Il talento va coltivato e guai a ingabbiarlo. Per Filippo Falco è la fine di un incubo, il talentuoso attaccante ex Lecce e Cagliari è pronto a tornare in Italia dopo le sfortunata esperienze con Cluj e Stella Rossa: "In un momento di grande forma mi son ritrovato, all'improvviso, a non giocare più", racconta a gianlucadimarzio.com. "Nei primi sei mesi alla Stella Rossa son finito fuori rosa a causa di un contenzioso amministrativo col club, poi son passato al Cluj e anche qui son rimasto fermo per motivi burocratici in quanto i tranfer è arrivato con notevole ritardo. Per un calciatore come me, nel clou della sua carriera è terribile non vedere il campo".

Scelte sbagliate, forse cattivi consigli. Fatto sta che quell'allontamento dall'Italia dopo la promozione in Serie A col Cagliari di Claudio Ranieri è stato deleterio: "Non ho mai saltato un allenamento, a volte mi allenavo più degli altri. Eppure non potevo giocare. Sono maniacale nella preparazione, datemi un campo, un progetto importante e spacco tutto", rivela sorridendo. La prossima squadra di Filippo Falco potrà contare anche sulla sua grande esperienza internazionale: "L'avventura alla Stella Rossa mi ha comunque insegnato tanto. Le presenze in Champions ed Europa League, il calore del pubblico. Quello stadio è clamoroso. Gli ottavi di finale di Europa League contro il Glasgow li sogno ancora la notte".

"È l'inizio di una nuova vita calcistica": la nostra intervista a Falco

I tempi in cui incantava con la maglia del Lecce sembrano lontani. Eppure Pippo ha appena 32 anni. Il 'Messi del Salento', come veniva chiamato da amici e giornalisti ha bisogno di tornare a divertire e divertirsi: "Rientro in Italia con le idee chiare e tanta fame, voglio giocare nel mio Paese, ho cambiato agenti da poco, affidandomi a Giovanni Tateo e Valeriano Narcisi. Ho voltato pagina in tutto. La vita presenta tante sliding doors e stavolta devo prendere la porta giusta". E sì, perchè la carriera di questo funambolo è stata fortemente condizionata dalle scelte: "Nel 2021, dopo l'esperienza a Lecce, potevo andare al Sassuolo di Roberto De Zerbi. Poi rifiutati il Crotone in Serie A, c'è stato un momento in cui avevo davvero tanto mercato".

L'amore per il Lecce e gli insegnamenti di Liverani e Ranieri

"Lecce è stata la squadra nella quale sono cresciuto e dove ho trascorso gli anni più belli della mia vita, dentro e fuori dal campo", racconta Filippo Falco: "La promozione in serie A, dopo 8 anni di astinenza. Con quei colori ho segnato il mio primo gol in serie A, un calcio di punizione col Sassuolo. Non lo dimenticherò mai".

Proprio col Lecce l'incontro con l'allenatore col quale ha legato maggiormente, Fabio Liverani: "È lui che mi ha formato e fatto crescere, gli devo tanto". Poco più di un anno fa la conquista della Serie A col Cagliari di Claudio Ranieri: "Un allenatore fantastico e un grande uomo. Il suo arrivo fu determinante per centrare la promozione. Ha una grande capacità di trasmettere tranquillità nei momenti più difficili".

Basta parlare del passato, Falco vuol ripartire subito: "Ho già ricevuto qualche offerta ma stavolta voglio scegliere bene, vorrei un progetto importante, per continuare a divertirmi e non vedo l’ora di iniziare. Devo dimostrare di essere sempre lo stesso calciatore". Quello che incantava, tra dribbling e sorrisi irriverenti.

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