Djuricic: "Un altro al mio posto avrebbe smesso. De Zerbi mi ha salvato"
L’addio alla Stella Rossa quando aveva solo 19 anni per andare in Grecia all’Olympiakos, poi Olanda, Portogallo, Inghilterra, Belgio e Italia, con le maglie di Benevento, Sampdoria e Sassuolo. “Un altro al posto mio avrebbe lasciato il calcio tre anni fa: ero alla Samp e non giocavo mai dopo essere stato l’acquisto più caro del Benfica, 8 o 9 milioni, prima dei prezzi malati di oggi. Mi sono detto: se mi arrendo ho perso. E nel momento peggiore mi ha chiamato De Zerbi al Benevento: non ero sicuro di andare, a gennaio erano già quasi retrocessi”. Così Filip Djuricic a La Repubblica.
Il classe '92 si è poi soffermato sul rapporto con Roberto De Zerbi, l’allenatore conosciuto prima in giallorosso e ritrovato in neroverde che lo ha rilanciato: “Se non lo avessi incontrato non sarei al Sassuolo: mi ha fatto delle promesse e le ha mantenute. Poi era anche lui un 10, mi capisce meglio di altri. Potevo far meglio anche prima, dipendeva da me, ma adesso ho degli obiettivi da raggiungere prima di finire la carriera”.
10 gol e 9 assist nelle 80 presenze con l’allenatore brasciano, che gli hanno permesso di ritrovarsi ed avere nuovi stimoli: “Tornare a giocare in una grande squadra, che faccia la Champions. E poi disputare con la Serbia una grande competizione, un Europeo o un Mondiale”.
E sulla possibilità di giocare l’Europa con il Sassuolo: “Il Leicester ha vinto la Premier, tutto è possibile: ma dobbiamo essere realisti. Primo: migliorare l’ottavo posto dell’anno scorso”.
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