Fifa e Uefa: decisioni storiche sulla Russia

Giorni difficili, drammatici. Il mondo del calcio si ferma di fronte a quanto sta succedendo in Ucraina, e prende le contromosse. Non è la prima volta nella sua storia in cui questa cosa accade: i campionati sono stati sospesi più volte per cause di forza maggiore. L’abbiamo visto con il covid, è capitato anche con la guerra. E ora succede di nuovo. Ci è voluto qualche giorno perché Uefa e Fifa prendessero una decisione. Temporanea, sì. Ma netta.

Il comunicato congiunto

Con un comunicato congiunto, e dopo aver visto anche la condotta di altre federazioni sportive, Fifa e Uefa, nelle persone di Infantino e Ceferin, hanno deciso di sospendere tutti i club e le nazionali russe dalle competizioni internazionali.

 

 

Una svolta storica, senza dubbio, che porterà a due conseguenze immediate. La prima riguarda l’Europa League, con lo Spartak Mosca che avrebbe dovuto giocare contro il Lipsia gli ottavi di finale e che, invece, si vede negato l’accesso alla competizione: i tedeschi passeranno d’ufficio al turno successivo, cosa che dovrebbe accadere anche per la Polonia.

 

 

Perché la nazionale polacca avrebbe dovuto disputare la semifinale dei playoff mondiali per Qatar 2022 contro la Russia. E invece si ritroverà subito in finale contro la vincente tra Repubblica Ceca e Svezia. Una misura molto forte, necessaria. Ma temporanea: se il conflitto dovesse rientrare, allora tutto tornerebbe come prima. Questa volta, la tecnologia non c’entra (la novità del fuorigioco semiautomatico è davvero molto recente).

 

 

Anche quella, a suo modo, dava un segnale molto forte al calcio. Questa volta, il calcio vuole darlo al mondo. I club si adeguano, in attesa che tutto possa tornare davvero normale.

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