Sarà il Bari di Federico Giampaolo: prima volta in B per un "barese d'adozione"

federico-giampaolo-credits-ssc-bari-2

Serenità, equilibrio, capacità di gestire i momenti di difficoltà senza alzare i toni. Sono le caratteristiche che gli addetti ai lavori riconoscono al di sopra di ogni cosa a Federico Giampaolo, scelto per guidare il Bari nel finale di una stagione complicata, con la squadra al quintultimo posto in Serie B e chiamata a evitare retrocessione diretta e playout in un'annata partita con ben altre premesse.

Dopo l'esonero di Beppe Iachini, terzo allenatore in pochi mesi dopo Michele Mignani e Pasquale Marino, la scelta del club della famiglia De Laurentiis è ricaduta sul 54enne originario di Teramo ma trapiantato da anni a Bari, dove ha conosciuto sua moglie, ha giocato all'inizio degli anni '90 e aveva già allenato nel settore giovanile tra il 2011 e il 2013. Nove anni prima del ritorno alla guida della Primavera, risalente all'estate del 2022. Per il post Iachini, con la squadra capace di totalizzare solo due punti nelle ultime otto partite, il club ha deciso di affidarsi a una soluzione "interna". E di promuovere Giampaolo dalla Primavera alla prima squada per le cinque gare di regular season ancora da disputare.

Chi è Federico Giampaolo, il successore di Iachini a Bari

Fratello minore di Marco Giampaolo, ex allenatore tra le altre di Sampdoria e Milan, Federico Giampaolo sarà alla prima esperienza su una panchina di Serie B. In carriera ha avuto sin qui occasioni da allenatore capo solo tra Serie D ed Eccellenza, come le esperienze alla guida di Valle d'Aostee, Avezzano, Recanatese e L’Aquila raccontano. Ha toccato anche i campi di C, con un anno da assistente di Luca D'Angelo sulla panchina della Fidelis Andria 2015/16 in C. Abruzzese di nascita, ha legato al Pescara (253 presenze e 68 gol) buona parte di una carriera sul campo da numero 10, completata dalle esperienze con Palermo, Bari (20 partite nell'annata 1991/92), Genoa, Salernitana, Cosenza, Modena, Crotone, Cavese, Sorrento e Noicattaro. Geniale sul campo con giocate illuminanti, in panchina ha sposato un profilo più basso. Il 4-3-3 e il 4-3-1-2 sono i moduli che ha spesso alternato nel settore giovanile, a Pescara prima e a Bari poi.  Ricerca della pressione e calcio verticale sono le idee di partenza. Schemi e concetti spesso adottati come riferimento anche da suo fratello Marco, al quale lo lega un rapporto di continuo confronto e di grandissima stima. Probabile che una delle prime telefonate, una volta incassata la notizia della promozione in prima squadra, sia stata riservata proprio a lui.

In 25 giorni Giampaolo si giocherà l'occasione più importante della sua carriera da allenatore. Il Bari è chiamato a cambiare passo per chiudere fuori dalle ultime cinque in classifica una stagione ben al di sotto delle aspettative. Pisa, Parma e Brescia in casa, intervallate dalle trasferte di Cosenza e Cittadella, gli impegni che attendono Di Cesare e compagni di qui a fine stagione. Giampaolo li affronterà con la consapevolezza di dover costituire un blocco unico con lo spogliatoio e di mettere al centro solo il miglior risultato possibile. Pronto a conquistare un'occasione per il futuro ma con la consapevolezza di essere di passaggio in panchina per il bene della causa. Ad affiancarlo l'allenatore in seconda Nicola Di Leo, i collaboratori tecnici Vito Di Bari e Nicola Fiorentino e i confermati Francesco Cosentino (preparatore atletico), Roberto Maurantonio (preparatore dei portieri) e Emanuele Insalata (match analyst).

Google Privacy