Farioli: "Il mio staff come un partito. Mi sento un allenatore pratico"

francesco-farioli-nizza-imago

La Lazio in trasferta ad Amsterdam, per il match contro l'Ajax. In panchina per i biancorossi Francesco Farioli che, per la prima volta, affronterà una squadra italiana. L'allenatore dell'Ajax ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Repubblica.

Le parole di Farioli

Anni fa, Farioli aveva in mente di ideare un partito politico: "Mi interessavano il bene comune e la cosa pubblica, tanto che il pensiero che l’Italia non mostrasse il suo volto migliore mi toglieva il sonno. Fondare un partito di persone perbene era il mio sogno, forse un’utopia, ma al massimo mi furono proposti dei compromessi. L'idea del partito l'ho trasferita nel mio staff".

L'allenatore degli olandesi è visto come un filosofo: "Non è mai una frase simpatica, ma io sono uno a cui piace farsi domande. Sono molto pratico. Estetica del calcio? Mi esalto se segniamo dopo 60 passaggi, ma anche se ci chiudiamo in area soffrendo".

Sullo stile di gioco: "Sono malato di tattica, ma non sono uno speculatore. Prima parlavo solamente di tattica e allenamento, ora penso sia più importante la gestione delle risorse umane".

Infine, sul futuro: "Se mi avessero detto che avrei allenato l'Ajax avrei riso, ma avrei creduto di allenare i portieri. Non sempre potrò bruciare le tappe. Sono un appassionato della vita, chissà se farò lo stesso mestiere".

Google Privacy