Prevede il futuro di Fabregas 172 giorni prima, Tiz: "Una possibilità ma non me l'aspettavo"
Sapete cos’è il Realismo? Forse lo avete imparato a scuola. Dimenticatevelo. In questo caso c’entra Fabregas. Sì, lui. 172 giorni prima, qualcuno aveva detto questa cosa: “Lascerà il calcio per allenare la Primavera del Como”. Notizia? Non proprio. Realismo. Le parole sono di Tiz, alias Tiziano Brambilla. Le aveva dette lo scorso 10 gennaio e quasi 6 mesi dopo la profezia si è avverata: "Mi hanno cominciato a taggare in tanti su Instagram in poco tempo sotto il post della notizia - ha raccontato Tiz in esclusiva ai microfoni di gianlucadimarzio.com. - e quando ho aperto l'app ho saputo del suo addio. In aggiunta, c'è stato anche l'annuncio che sarebbe diventato l'allenatore della Primavera. Chi mi segue ha visto il realismo della mia carriera su Fifa. C'era la possibilità ma non mi aspettavo che uscisse così la notizia".
"Avevo inventato questa soluzione per portarmi dietro il personaggio di Fabregas, visto che nel gioco dopo un anno lasciava il calcio. Siccome nella realtà lui è entrato a far parte della società come calciatore ma anche come azionista, volevo che anche nella storia che creavo su Fifa ci fosse uno storytelling che andasse oltre il semplice anno da calciatore. Così facendo tutto è collegato, perché poi potevo inviare gli osservatori in Spagna perché mandati da lui a cercare futuri talenti", ha spiegato Tiz.
Un'intuizione secondo il principio del "Realismo"
Fortuna? No, Realismo. Un'intuizione non nata per caso, ma grazie a un modo di interpretare la modalità carriera su Fifa con delle regole precise: "Il realismo è nato perché io giocavo sempre fin da bambino alla modalità carriera, che ti permette di indossare le vesti di presidente-allenatore di una squadra di calcio. Non mi ha mai divertito, però, l'idea che in un mondo virtuale si possano realizzare sogni che non possono avvenire nella realtà. Volevo creare una modalità simulativa, con dei vincoli da rispettare che con il passare degli anni ho chiamato 'le regole del realismo'. In questo modo evitavo carriere fantasiose dove acquistavo Messi e Ronaldo con il Parma. Il realismo quindi, partendo dal budget a disposizione, consiste in questo: bisogna tenere in considerazione anche le spese per la costruzione/ristrutturazione dello stadio, aumentare il livello degli osservatori e dello staff, mettere il tetto agli stipendi in base alla società che si utilizza, abbandonare un obiettivo se seguito anche da una squadra più prestigiosa, non acquistare giocatori dai club rivali e lasciarli andare, invece, quando cercati dalle big".
A lezione di predizioni, insegna Tiz
Ok va bene Fabregas ma una volta può andare bene a tutti. Non se sei Tiz che usa il Realismo. Per lui non è una novità ormai: "Mi era già capitato quando avevo fatto la carriera con il Blackpool, squadra che attualmente gioca in terza divisione inglese. Non solo hanno acquistato a distanza di un anno un giocatore che avevo preso ma è successo qualcosa di ancora più assurdo. Dal computer avevo importato delle maglie personalizzate con il loro logo retrò che non avevano più utilizzato. L'anno dopo la mia carriera il Blackpool aveva reintrodotto quello stemma per la loro seconda maglia, ma non credo avessero visto i miei video (ride ndr.). Altre volte, invece, è successo che dei giovani sconosciuti che avevo preso nelle mie carriere venissero poi accostati alle big italiane e, sotto i post delle notizie di mercato, chi mi segue commentava taggandomi".
E poi diteci che è solo un gioco. Torniamo a Fabregas. Ha avuto successo come allenatore nel gioco? Tiz anche non lo sa, non è andato così avanti con il gioco. Però si è sbilanciato lo stesso: "Secondo me partire come allenatore della Primavera del Como gli dà tempo anche di sbagliare e crescere. Ha fatto un'ottima scelta. Non mi vedo, però, un passaggio subito a un altro team ma dopo un paio di anni potrebbe diventare allenatore della Prima squadra o di qualche spagnola. Avendo giocato nelle rose allenate dai migliori allenatori del mondo ed essendo stato un calciatore molto intelligente, ha il potenziale per diventare un nuovo Arteta. Non escludo, infatti, che possa diventare, dopo la parentesi in Primavera, il secondo di qualche grande allenatore, strada che sta diventando sempre più consueta, basti pensare a Ten Hag o allo stesso Arteta. Sarebbe un tragitto 'più fisiologico', diciamo uno step realistico".
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