FA Cup, altra impresa del Nottingham Forest: dopo l’Arsenal eliminato anche il Leicester

A Nottingham sono abituati a fare la storia. E anche questa volta, dopo l’Arsenal? Il Forest ha realizzato il vero giant-killing del quarto turno eliminando il Leicester con un perentorio 4-1. Nonostante l’assenza per infortunio di Lewis Grabban, capocannoniere in Championship. Un dominio assoluto contro gli uomini di Brendan Rodgers, che hanno portato anche ai complimenti di uno come Alan Shearer.  

Si sogna sulle rive del Trent, intanto di riconquistare i playoff di Championship e magari tornare in Premier League dopo 30 anni di assenza. Ma dopo questo doppio scalpo si viaggia con la mente anche in FA Cup. Agli ottavi di finale ci sarà la sfida contro l’Huddersfield, quinto in Championship, e poi eventualmente ai quarti l’Everton. Il trofeo più importante d’Inghilterra manca da oltre 60 anni e nelle Midlands adesso non si pongono limiti. Realtà o fantasia? Probabilmente la seconda, ma per una delle realtà inglesi più legate al territorio e ai propri tifosi - quest’anno al City Ground c’è una media spettatori di 25.000 tifosi - sognare non costa nulla. I fasti di Brian Clough sono irripetibili, ma tornare tra le grandi d’Inghilterra sembra essere quasi un atto dovuto dopo anni di anonimato.   

Dai kuwaitiani a Marinakis

Nonostante una stagione partita malissimo, con l’esonero di Chris Hughton a metà settembre. A ereditare una panchina che, nonostante la crisi economica e di risultati che il club ha vissuto nel nuovo millennio, resta una delle più prestigiose d’Inghilterra, è oggi Steve Cooper. L’allenatore gallese ha deciso di lasciare lo Swansea dopo la sconfitta nella finale playoff di Championship contro il Brentford, e oggi è alla guida di un Forest ottavo nella seconda serie inglese (dopo aver rischiato più di una volta, negli scorsi anni, la retrocessione). I Reds sono l’ultima squadra ad aver vinto la Premier da neopromossa (nel ’77-’78), e anche l’unica, fra quelle che hanno vinto la Coppa dei Campioni/Champions League, a essere sprofondata, negli anni successivi al trionfo, fino alla terza serie della propria Lega.  

Hanno rischiato il fallimento, solo nell’attuale millennio sono passati attraverso tre proprietà, tra cui quella kuwaitiana degli Al-Hasawi. Oggi il proprietario è Evangelos Marinakis, vulcanico plenipotenziario dell’Olympiacos, di recente al centro di diverse indagini giudiziarie a suo carico.

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