Eriksson: "Ancelotti? Non ha bisogno di consigli, sa tutto del calcio"

Sven Goran Eriksson ha ricevuto il Premio speciale alla Carriera Football Leader 2019 assegnato dall’AIAC e a margine dell'evento (in programma a Napoli fino al 5 giugno) ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti.

Prima domanda proprio su Carlo Ancelotti, l’allenatore azzurro che lo stesso Eriksson ha allenato alla Roma nel lontano luglio 1984, quando sulla panchina giallorossa aveva appena sostituito Nils Liedholm.

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"Ancelotti? Ho un bel ricordo di lui: prima di tutto è un grande uomo, poi un grande giocatore... e successivamente è diventato un grande allenatore, non solo a Napoli, anche prima. Lui è il top del top”, ha dichiarato Eriksson all'evento Football Leader 2019.

“Non ha bisogno di consigli, sa tutto del calcio. Ha avuto tanti bravi allenatori ed è stato in grandi società. Sono convinto che farà un buon lavoro qui. Battere la Juve? Non so. Ma non è solo importante avere un buon allenatore, ma anche dei buoni calciatori, altrimenti non è facile.

Inzaghi? Ha fatto bene con la Lazio da due/tre anni e ha fatto bene a restare, per lui e per il club".

Infine, sul nostro campionato ha aggiunto: "Non seguo tutto il calcio italiano, ma spero e mi auguro che ci siano più squadre per la corsa scudetto e non che a gennaio sia già della Juve. La Juventus è fortissima, faccio i miei complimenti, però avere altre squadre che lottano renderebbe il campionato più interessante. Chiesa? Non lo conosco bene, ma avevo in squadra il papà e lui era forte. Se il figlio è come lui allora è un grande”.

 

LIVERANI: "SERIE A? SALVARE IL LECCE EQUIVALE A VINCERE LA CHAMPIONS"

A margine dell'evento Football Leader ha parlato anche Fabio Liverani, l'alleantore del Lecce, neopromosso in Serie A, che ha fatto il punto sui nuovi obiettivi del club, con un accenno al mercato giallorosso:

"Per esperienza personale conosco sia Tutino che Palmiero, sono due profili interessanti. Credo che Tutino abbia dimostrato di poter fare il salto, idem Palmiero. Sono giocatori diversi, poi dipende da come uno formula la squadra. Luperto? È sicuramente un giocatore più pronto per la Serie A".

"Per noi che ci approcciamo a questa categoria dopo tanti anni, bisognerà trovare alcune certezze che sono quelle del centro sportivo, dello stadio di proprietà, della crescita della società nel settore giovanile", ha aggiunto Liverani: "I giocatori da prendere sono tra gli 8-10. La rosa va ampliata per esperienza, per qualità e per campionati giocati in Serie A. È normale che in questo devono rientrare giocatori che hanno voglia di lottare dalla prima all'ultima giornata, con entusiasmo e volontà di stupire e fare qualcosa di straordinario. Salvare il Lecce equivale a vincere la Champions".

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