I dubbi, le paure, la rinascita: Emre Can, il gol al Napoli e la sua nuova sfida
Ci voleva Napoli per sbloccarsi. E per provare, davvero, a prendere il volo. Perché in effetti contro gli azzurri il volo l’ha preso davvero, quasi fuor di metafora: cross da destra, mischia in area, sbuca la sua testa e fa 2-0. Un gol pesantissimo, quello di Emre Can, e una rincorsa rabbiosa per esultare. Quasi liberatoria. Sembra che la sua storia parta proprio da qui: da questo Napoli-Juventus che quasi chiude ogni residua possibilità di strappare lo Scudetto alla squadra di Allegri, ora tutta testa verso l’impegno di Champions League.
Ma un po’ lo sapeva Can, che gli occhi erano anche puntati su di lui. Quello contro il Napoli è stato il suo terzo centro in Italia: prima ci era riuscito con Chievo Verona e Sassuolo. Avversari molto più semplici da affrontare. Eppure, sul tedesco qualche ombra era stata gettata. Il suo arrivo la scorsa estate era stato accolto con grande entusiasmo, ma in campo si era vista troppo poco la sua qualità.
Non solo per un infortunio che ha preoccupato, ma dal quale si è ripreso. In qualche caso, Allegri aveva fatto ammenda: “Colpa mia, l’ho schierato da centrale di centrocampo ma non ha i tempi e il ritmo giusto per quel ruolo”, aveva dichiarato dopo la difficilissima partita con la Lazio. Ma in altri casi, l’allenatore lo aveva pungolato: “Deve trovare il ritmo, come molti dei suoi compagni”. Equivoci tattici? Se n’è dibattuto molto, e ancora la questione resta aperta.
Tra infortuni e partite senza eccellere, l’acquisto applaudito nei modi (arrivò a parametro zero) della scorsa estate, era diventato tra i più criticati. O meglio, tra i meno convincenti all’interno di una stagione che se in Italia è più che positiva, in Europa ancora deve lasciare il segno.
La Juventus, adesso, spera anche in Can. E in uno storico che dice che proprio in inverno il tedesco ha fatto vedere le cose migliori. Solo lo scorso anno, per esempio, nel Liverpool giocò ininterrottamente da fine dicembre a metà marzo, prima di infortunarsi alla schiena. Segnò due gol sui tre complessivi in stagione. In crescita le prestazioni nell’anno precedente: sempre titolare in Premier dal 19 dicembre in avanti, con due reti segnate sulle cinque complessive. Fu la sua stagione migliore in termini di gol e rendimento.
“Abbiamo dovuto lottare duro” ha scritto il giocatore brevemente in un post su Instagram, dopo la vittoria contro il Napoli. Sembra lo slogan della sua stagione. Una lotta per emergere e essere determinante. Ah, con tre reti in campionato, il centrocampista ha già eguagliato la sua seconda migliore stagione di sempre: quella dello scorso anno proprio con il Liverpool. Ha ancora tempo per far meglio, gol a parte. Magari anche in Champions...