Perotti, dal gol Champions con la Roma alle lacrime di Empoli
Diego Perotti ha 33 anni. Ha vestito la maglia dell'Argentina con Messi, ha giocato una semifinale di Champions e ha vinto un Europa League. Ha poco da dimostrare, ma piange ancora. Di dolore, perché ha appena sbagliato un rigore decisivo che avrebbe permesso alla sua Salernitana di vincere a Empoli e di mettersi in tasca un bel pezzo di salvezza.
E' successo all'84', con super Vicario bravo a intuire e parargli il tiro dagli undici metri. Una delusione che Diego conosce poco, lui che dal dischetto non ha sbagliato quasi mai. E' il terzo rigore che fallisce in carriera, niente se consideriamo che ne ha calciati 30. Prima di Vicario, l'ultimo portiere ad ipnotizzarlo è stato Cragno in un Roma-Cagliari del dicembre 2017. Il portiere rossoblù, che da casa avrà esultato e non poco, probabilmente se lo ricorderà. E si ricorderà anche che a risolvere quel match è stato un tap-in vincente di Fazio, grande amico di Perotti fin dagli anni di Siviglia.
Perotti in lacrime, Nicola entra in campo per consolarlo
I due, che si ritroveranno alla Roma, sono stati insieme per la prima volta nella capitale in vacanza. Poi Fazio lo andrà a trovare in un fine settimana, approfttando della cornice particolare per chiedere alla sua futura moglie di sposarlo. Il difensore e l'attaccante ne hanno fatta di strada insieme, per questo il centrale è stato fra i primi a consolarlo. Il primissimo, però, è stato Nicola. Ha bruciato tutti sul tempo, entrando in campo, non appena il gioco si è fermato. Pacche sulle spalle, qualche carezza nonostante Perotti avesse il viso coperto dalla maglietta, come se non avesse avuto il coraggio di guardare in faccia i tantissimi tifosi della Salernitana che hanno invaso Empoli. Senza motivo però, perché dagli spalti lo hanno incitato fin da subito come se non fosse successo niente. E lo hanno salutato anche mentre le squadre stavano tornando negli spogliatoi: "Diego, Diego, Diego!". C'è ancora una partita da giocare, l'ultima di campionato in casa contro l'Udinese. Prenda esempio da Criscito.
Quel gol "Champions" all'ultima di Totti
Gli ultimi rigori Perotti li aveva calciati in Turchia, con la maglia del Fenerbahce. Due su due nel novembre del 2020, poi più niente. La Salernitana dal dischetto in questo campionato ci è andata due volte, in entrambe le occasioni con successo grazie a Bonazzoli. L'attaccante classe 1997, che in carriera non ha mai sbagliato, ha lasciato però la palla al compagno dopo il pestone di Romagnoli su Mamadou Coulibaly: "Lui è un fenomeno, meritava di calciarlo. Sbagliamo tutti, ma avremo un'altra possibilità", ha spiegato. Anche lui lo sa, il calcio dà e toglie. Perotti di questi tempi, nel 2017, si regalava un finale di campionato da sogno: Roma-Genoa 3-2, nel giorno dell'ultima partita di sempre di Totti un suo gol al 90' (su sponda dell'amico Fazio) regalò la Champions all'ultimo respiro alla Roma. Ha ancora 90' per regalarsi di nuovo emozioni del genere.
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