La bellezza di riavere un 7
E' vero, sono passati sei mesi ma quante cose sono cambiate da quella sera del 28 agosto, quando l'Empoli gettò nello sconforto una Juventus già dietro di 5 punti rispetto all'Inter capolista dopo appena due giornate. Fu la prima senza Ronaldo e a decidere la partita ci pensò - guarda tu che beffa - proprio un numero sette, cioè Mancuso, oggi in B al Monza. Allegri, senza il portoghese, schierò la coppia Dybala-Chiesa, oggi entrambi infortunati così come McKennie, quel giorno trequartista alle loro spalle: "Abbiamo valori morali alti, in qualche modo la stagione la sistemiamo", le parole a fine partita di un Max versione psicologo.
Vlahovic, il nuovo 7 della Juve
A rimettere le cose a posto ci ha pensato il nuovo numero sette che la Juventus si è regalata a gennaio. Quarta doppietta in campionato per Vlahovic, che raggiunque quota 20 e scavalca Immobile nella classifica cannonieri. Negli ultimi secondi del primo tempo fa sedere Ismajli e calcia alle spalle di Vicario. 2-1, dopo che Zurkowski aveva pareggiato il gol iniziale di Kean (assente nella sconfitta di agosto, il suo ritorno dall'Everton verrà ufficializzato solo l'ultimo giorno di mercato). Poi al 67' il bellissimo aggancio con cui Dusan aggiusta il passaggio imperfetto di Morata trasformandolo in un assist con uno scavetto delizioso. 3-1, anche se poi la rete di La Mantia farà vivere minuti da lancia-cappotto ad Allegri.
E' giù sfida a Piatek
Vlahovic è così diventato il secondo giocatore nella storia della Serie A a trovare il gol con due maglie diverse nello stesso campionato contro l'Empoli, al pari di quel Piatek che nel 2018/19 fece lo stesso con Genoa e Milan e che a Firenze ha preso il suo posto. Nei gol di Italiano e nel cuore dei tifosi viola, che sperano in lui per battere mercoledì il serbo nella semifinale di andata di Coppa Italia. Dopo essere rimasto a secco di gol e assist nelle sue prime 12 partite di Serie A contro squadre neopromosse, intanto Dusan ha preso parte a 11 reti nelle ultime 8 partite contro chi proveniva dalla B. Insomma, segna a tutti ormai. Che sia in un ottavo di Champions dopo 30 secondi o un Empoli che non vince da 10 partite di campionato.
Allegri e la società sì, le cose le hanno riaggiustate. La Juventus probabilmente non riuscirà a prendere Milan, Inter e Napoli, le tre "Dell'Ave Maria" - come le ha soprannominate Max in conferenza - che si giocheranno lo scudetto. Però i bianconeri non perdono da 13 partite di campionato. E vincono con il loro nuovo numero sette, che dopo il terzo gol quasi viene travolto dai tifosi sotto la curva. Un po' come successe a Ronaldo nell'ottobre del 2018. Anche il portoghese segnò una doppietta al Castellani, ma ormai in pochi lo ricordano. Merito di Dusan, che fa la punta come gli chiede l'allenatore e che al 93' esulta come un matto per aver tenuto la palla fuori dalla propria area di rigore. Il tutto in attesa di ritrovare la Fiesole, che sarà decisamente meno accogliente.