Dybala, la verità su Sampaoli: "Non mi salutava neanche"

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Un anno dopo la delusione in Coppa del Mondo, Paulo Dybala ha parlato ai microfoni di Fox Sport del rapporto professionale che c’era tra lui e l’ormai ex allenatore dell’Argentina, Jorge Sampaoli: “Ci avevo parlato quando era venuto a Torino prima del Mondiale, ma in Russia non c’è stata nessuna comunicazione tra me e lui. Non è mai venuto da me, non mi ha detto mai niente. Non ho più parlato con lui”.

L’attaccante bianconero infatti ha giocato appena una ventina di minuti nell’ultimo Mondiale alla seconda giornata del girone eliminatorio e, nelle restanti tre partite dopo la netta sconfitta contro la Croazia, addirittura non ha mai visto il campo.

Decisione dell'ex allenatore che potrebbe quindi trovar spiegazione proprio nel rapporto tra i due:Sampaoli non mi salutava neanche. È raro che l’allenatore non saluti mai un giocatore anche solo per chiedergli come sta. Non mi era mai successo prima. Non volevo avvicinarmi, non è stato facile nemmeno per lui. Penso che ci fosse una distanza. Ho ripensato che fosse successo qualcosa e alle mie dichiarazioni precedenti. Tutto è finito com'è cominciato e sono tornato a casa”.

Passato a parte, dopo l’arrivo di Lionel Scaloni il presente di Dybala con l’Argentina è tutta un’altra cosa: “Abbiamo parlato prima della Copa América, mi ha detto che voleva che giocassi da nove ed è stato così sia prima del torneo che durante la competizione”.

E sulla sua uscita polemica dal campo al 67′ nel match contro il Cile ha aggiunto: “Non c’è niente dietro, quella è stata solamente una reazione del momento, sono cose che possono capitare in campo”.

Adesso Paulo Dybala può finalmente cercare la stagione del rilancio… tra Juve e Argentina.

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