Due gol, nuovo ruolo e un momento d'oro: il Torino si gode un super Ljajic
Questa può essere la sua stagione. Tanta qualità ma quanti alti e bassi. Un'altalena, la carriera di Adem Ljajic. Perché a mancargli non è mai stata la classe, ma la continuità. La capacità di rimanere concentrato, in campo e fuori, sul pallone e la squadra. La testa che a volte si spegne, ma Sinisa Mihajlovic (ad oggi) sembrerebbe aver trovato la soluzione al rebus-Ljajic.
Adem più vicino alla porta uguale più gol. Per lui e per il Toro. Nuovo ruolo, nuove responsabilità. "In quella posizione può tirare, può fare assist, è imprevedibile". Così Miha su Ljajic dopo il 7-1 di Coppa Italia sul Trapani a metà agosto, da allora due gol in due partite di campionato ma soprattutto tantissimo lavoro per la squadra. Assist e gol, godimento puro per il Torino. E un'intesa raffinata nell'ultimo anno con Iago Falque e Belotti: "Se il Gallo resta non abbiamo limiti". Parole da leader sognatore, per un Ljajic che forse finalmente si sente a casa. Gli è servito del tempo, gli sono servite altre tre esperienze italiane a Fiorentina, Roma e Inter, prima di maturare. E lo si vede anche nei numeri. L'anno scorso si sbloccò all'ottava giornata, in questa stagione tre assist in Coppa Italia e due gol in due giornate a Bologna e Sassuolo.
Pantaleo Corvino alla presentazione a Firenze nel 2010 disse: "Può spaziare su tutta la trequarti. Potrà cambiare caratteristiche". Niente di più vero, perché Ljajic ha dimostrato in questi anni la propria duttilità e capacità di adattamento a ruoli diversi: ala, esterno, seconda punta. E ora trequartista. Con un cognome dalla pronuncia complessa, al punto che lo stesso Corvino non riusciva a pronunciarlo correttamente, ripiegando su un più semplice "Adem". Che ora trascina il Toro, tra gol, assist e una maturità trovata.
Anche grazie alla serenità di un rapporto stabile con la sua Sofija, serba come lui. Trequartista da Nazionale, convocato da Muslin, (ri)lanciato da Mihajlovic. Adem Ljajic si gode il momento, leader in campo del suo Torino, con un avvio di stagione da incorniciare. E la voglia di non fermarsi, continuando a spingere sull'acceleratore. Trascinando il Toro insieme a Belotti e Iago Falque, con il nuovo innesto Berenguer e un possibile arrivo dal mercato. Per un Toro che cresce, sogna, e si gode un Adem Ljajic in forma super.
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