Donnarumma: "A Parigi mi sento un leader. Camarda? Spero possa fare bene al Milan"
Ha solo 25 anni, ma ormai può definirsi leader e veterano del Paris Saint-Germain: "In questo momento sono uno dei pochi che ha vissuto più anni qui. Sono quasi tutti ragazzi molto giovani che sono appena arrivati. Quindi la responsabilità di dare qualcosa ai nuovi la sento. Poi fortunatamente abbiamo un capitano (Marquinhos, ndr) che è qui da tanti anni e che fa molto bene il capitano, ci tiene tutto in riga, fa crescere i nuovi giovani. Però un po' di responsabilità la sento perché mi sento in dovere di dare qualcosa anche ai ragazzi nuovi". Tra Parigi, obiettivi futuri e la Nazionale italiana: Gianluigi Donnarumma si è raccontato a SportMediaset. "Sono molto autocritico con me stesso. Da quando ho lasciato l'Italia sono un po' troppo bersagliato ma ho le spalle larghe. Il mio pensiero è che ho bisogno sempre di migliorare su tutto. Non c'è una cosa specifica. Ogni allenamento mi pongo un obiettivo".
Donnarumma e la Champions League: "Possiamo dire la nostra"
Se in Ligue 1 potrebbe esserci una sfida a due contro il Marsiglia, in Champions League la competizione è variegata: "Io penso che ogni anno ci sono tante squadre organizzate e forti, quindi non è facile vincere la Champions. Per vincerla bisogna essere bravi e anche un po' fortunati perché è una competizione talmente bella con squadre forti che poi quando giochi una partita ai quarti o in semifinale c'è sempre il 50 e 50. É sempre tutto da vedere e da decidere. Bisogna affrontarla con serenità e pensare partita dopo partita, poi il campo dirà dove possiamo arrivare".
Un gruppo nuovo e giovane guidato da un allenatore come Luis Enrique che lui definisce "umanamente è fantastico. Quest'anno siamo un bel gruppo, siamo molto giovani, abbiamo bisogno di fare esperienza, alcuni l'hanno già, però penso che quest'anno possiamo dire la nostra anche se abbiamo un girone non facile. É una competizione difficile ma dobbiamo pensare partita dopo partita".
"Camarda? Un ragazzo molto equilibrato"
Nel 2015 Donnarumma, 9 anni più tardi c'è Camarda. Il filo che li collega è il Milan. Era un adolescente quando esordiva tra i pali, ora toccherà al giovane attaccante. Donnarumma ricorda bene quel periodo: la pressione e le emozioni. Questi, i consigli al giovane centravanti rossonero : "Ho conosciuto Francesco quest’anno quando abbiamo giocato un’amichevole a Empoli, prima dell’Europeo. La prima impressione è che sia un ragazzo eccezionale, come persona l'ho visto molto umile. Spero che possa fare davvero bene, soprattutto al Milan può dare tanto. È importante rimanere con i piedi per terra, ma quello non c'è problema perché l'ho visto che è un ragazzo molto equilibrato. Deve crescere e deve fare anche i suoi errori, lasciarlo tranquillo e sono sicuro che poi arriverà lontano".
Donnarumma: "Spalletti? Perfetto per la nostra Nazionale"
Non si poteva non parlre di Nazionale. Da un Europeo al di sotto delle aspettative, alla ripartenza in vista dei Mondiali: "Dispiace perché abbiamo qualità e avevamo qualità, quindi si poteva fare sicuramente meglio. L'importante è ripartire. Siamo ripartiti bene, ma il bello e il difficile è confermarsi, quindi c'è da tenere la testa sulle spalle, lavorare e seguire il mister. Con il mister stiamo facendo un lavoro straordinario, quindi c'è da seguirlo e penso che nel prossimo periodo faremo molto bene".
Una ripartenza, anche nel segno di Luciano Spalletti: "Penso che sia un allenatore perfetto per la nostra nazionale, per la crescita della nostra nazionale. Siamo un gruppo molto giovane quindi abbiamo bisogno di crescere, di fare esperienze e penso che il mister sia l'allenatore e la persona migliore che possiamo avere in questo momento".