Milan, Gattuso: "Da anni non avevamo obiettivi così importanti"
Il Milan vince e sogna il terzo posto: Gattuso può festeggiare nonostante la preoccupazione che aveva per questa partita. 3-0 all'Empoli e l'Inter sempre più vicina; l'allenatore rossonero ha commentato nel post partita il successo dei suoi ragazzi ai microfoni di Sky Sport, ecco le sue parole.
"I 3 punti non erano scontati. Paquetà non doveva giocare perché non è stato bene, l’interpretazione non mi è piaciuta, nel primo tempo concludevamo poco contro una squadra che si difendeva bene. Mi sono arrabbiato perché eravamo messi male. Nella ripresa ci siamo mossi meglio".
San Siro è tornato ad avere un'atmosfera speciale, merito di una squadra che gioca un calcio di alto livello come non si vedeva da tempo. "Dobbiamo essere bravi a coinvolgere il nostro pubblico e con queste prestazioni e questa voglia si può. Mancano 13 partite e provare a fare il massimo senza guardare la classifica. Indossare la maglia del Milan e giocare a San Siro è già una pressione. Da anni non ci giocavamo qualcosa di importante".
Una squadra che è cresciuta tantissimo col passare del tempo grazie alle modifiche di Gattuso . "Quando giocavamo con due attaccanti eravamo prevedibili, ero forse il primo che non ci credeva e faccio mea culpa. Poi le cose si sono sistemate. Siamo una squadra con un’età media molto bassa e dobbiamo dare continuità a ciò che stiamo facendo".
E infine il punto sui singoli, dalla crescita di Bakayoko alla sentenza Piatek. "Merito a Bakayoko per come ha convinto il pubblico in campo, ha sfruttato le sue occasioni. E merito anche a Piatek che sta segnando tantissimo. Bisogna farsi trovare pronti e dimostrare quando si ha l’occasione, come ha fatto Castillejo".