Sulle tracce di Diallo: “Trascinatore già a 11 anni. Ha una mentalità da Milan”

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Se andate alla ricerca delle origini di Abdou Diallo, il giocatore del PSG finito nel mirino del Milan, e se scavate nel profondo, vi accorgetete che il calciatore franco-senegalese ha condiviso due anni della sua adolescenza con un altro talento di Serie A: Adam Ounas. Insieme, i due hanno giocato nel settore giovanile del Tours FC, la squadra della città dove entrambi sono cresciuti prima di prendere strade diverse. E proprio grazie a Diallo e Ounas (i due più forti), quella squadra del Tours aveva raggiunto un risultato incredibile: “Ci classificammo terzi alla Coppa Nazionale della categoria ‘Benjamins’ (la categoria dei bambini che hanno dai 10 agli 11 anni, ndr)”, racconta Kevin Debono, il loro ex allenatore, ai microfoni di gianlucadimarzio.com. “Facevamo un calcio incredibile”.

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"Ecco perché ha la testa da Milan"

Diallo e Ounas erano le due stelle: “Quando Abdou Diallo è arrivato si era presentato come attaccante. Io però l’ho subito scalato di qualche metro perché avevo notato grandi qualità difensive, per la sua lettura di gioco e la sua maturità. La cosa che colpiva di Abdou era la sua mentalità e il suo carattere: aveva solo undici anni ma sembrava il fratello più grande di tutti i suoi compagni, trascinava e dava consigli a tutti. È sempre stato maturo, posato e umile: al di là del grande calciatore che è, è sempre stato una bella persona. Anche per questo ha il profilo adatto per il Milan”.

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"A Ounas ho visto fare cose incredibili"

Ounas invece era quello che ogni volta che toccava il pallone inventava qualcosa di stupendo: “L’unica cosa che potevo fare era fare inserire bene il suo talento nelle dinamiche di squadra, ma è venuto tutto naturale. Le sue qualità erano straordinarie già allora: gli ho visto fare cose incredibili in campo”, si ricorda Kevin.

 

 

Tornando a Diallo, invece, il suo ex allenatore ai tempi del Tours ha voluto porre più volte l’accento sul suo carattere: “Non si è mai fatto sopraffare dalle emozioni. Quando abbiamo vinto la finale dei regionali, che ci permise di prendere parte ai campionati nazionali, c’era grande euforia nello spogliatoio. Lui era contento, certo, ma è rimasto calmo. E sai cosa? Era pure il giorno del suo compleanno. Tanto per farti capire: avevamo vinto uno dei match più importanti dell’anno nel giorno del suo anniversario, ed era rimasto tranquillo”.

 

 

Incroci

Poi Kevin Debono chiude spiazzandoci: “Se Diallo dovesse firmare con il Milan, sarebbe il secondo giocatore dell’attuale rosa rossonera ad aver giocato da noi”. Attimo di silenzio: “Sto parlando di Olivier Giroud. Quando Olivier giocava con noi in prima squadra (dal 2008 al 2010, ndr), io mi allenavo con le riserve ma siamo diventati grandi amici e tuttora siamo sempre in contatto. Oggi siamo grandi amici, m'invita sempre allo stadio: l’ha fatto all’Arsenal, al Chelsea e nel 2022 mi godrò San Siro. In più Olivier veniva spesso a veder giocare le giovanili. Lo avrà visto tante volte Diallo. Se lo ricorderà”. E magari indosseranno di nuovo la stessa maglia.   

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