Di Mariano: "Sogno la Serie A con il Palermo anche per mio zio Schillaci"

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Da Palermo a Palermo. Francesco Di Mariano ne ha fatta di strada in 13 anni lontano dalla sua Sicilia. Andata e ritorno per il "picciotto" tornato a casa nel 2022 per vestire la maglia rosanero, ma con un bagaglio di esperienze importanti alle spalle. Da Roma a Lecce, passando per Venezia e Novara: in mezzo più di 200 presenze in Serie B e due promozioni in Serie A, ma con il sogno nel cassetto della terza a Palermo.

La più importante, quella con la squadra della sua città. Ma, soprattutto, con una dedica speciale, quella per zio Totò Schillaci, l’eroe di Italia ’90 scomparso meno di un mese fa dopo una malattia. "Il mio sogno, da palermitano, è quello di potergli dedicare la promozione in Serie A con il Palermo" racconta l'attaccante a Gianlucadimarzio.com.  

 

L’importanza della famiglia

Di Mariano quest'anno gioca anche per zio Totò che è stato il primo idolo, l'eroe e il punto di riferimento sin dai primi passi nella sua scuola calcio, il Louis Ribolla. "Mio zio era una persona voluta bene da tutti - ricorda - purtroppo non è riuscito a vincere questa difficile battaglia. I suoi occhi sprizzavano gioia, amore e passione. Nel corso della sua carriera ha fatto tanti sacrifici ed è riuscito a trasmettermi la voglia di andare oltre i limiti. Spero nel mio piccolo di averlo reso orgoglioso di me. È stato un punto di riferimento, sono cresciuto nella sua scuola calcio con il sogno di poter ripercorrere lo stesso percorso. Mi diceva sempre di non ascoltare nessuno e di crederci sempre. La sua figura è stata importante anche nel momento in cui decisi di lasciare Palermo per fare un'esperienza fuori dalla mia città".

Già, le esperienze. Francesco ne ha fatte tante in 13 anni lontano dalla sua Sicilia. "Sono cresciuto come uomo e calciatore tra Lecce e Roma - spiega - Nella capitale ho conosciuto mia moglie Gioia con la quale ho formato una splendida famiglia ricca di amore. I nostri figli Leonardo e Isabel sono il dono più bello che la vita potesse regalarci". Una maturità arrivata presto. Tutto conquistato sul campo, anche l'interesse del Palermo nell'estate 2022.

 

"Il Palermo tornerà presto nella dimensione che più gli compete"

"Sono stato acquistato un mese dopo l'inizio dell'era del City Football Group, il più grande gruppo calcistico al mondo - aggiunge Di Mariano - I calciatori sono messi nelle condizioni di pensare soltanto agli allenamenti e alle gare perché alle spalle c'è una organizzazione da top club e uno staff professionale. Il futuro del club è certamente roseo, il Palermo tornerà presto nella dimensione che più gli compete dando lustro, di conseguenza, anche alla città e regalando emozioni indimenticabili alla sua gente".

Ventisette presenze e quattro gol il primo anno, trenta partite e sei assist il secondo anno. La conferma nella terza stagione fino al rinnovo di qualche giorno fa. Nuovo contratto con scadenza giugno 2026. "Sono molto orgoglioso di questo attestato di stima da parte del club - ammette Di Mariano - Voglio continuare a ripagare questa fiducia sul campo. Quando indosso la maglia rosanero rappresento ogni bambino che sogna di diventare un calciatore del Palermo e da palermitano è assolutamente naturale che io senta una grande responsabilità".

 

Quella responsabilità proiettata sul presente. Per il Palermo l'obiettivo è chiaro: lottare per la Serie A. Per farlo dovrà alzare l'asticella e migliorare l'attuale nono posto con undici punti. Un campionato ancora lungo e insidioso come Di Mariano ben sa: "La Serie B è un campionato difficile e insidioso, ricco di sorprese, non si possono tirare le somme dopo poche giornate. La classifica è cortissima con 10 squadre raccolte in appena 5 punti e guardarla adesso non è utile. In estate il club ha attuato una importante campagna di rafforzamento. Mister Dionisi, nonostante la giovane età, ha già acquisito una grande esperienza in panchina. Ha personalità e ogni giorno ci responsabilizza facendoci sentire tutti titolari e fondamentali per la causa. Ci sono i presupposti per fare bene, sta a noi calciatori provare a ottenere il massimo in ogni partita".

 

 

"Palermo-Cesena e quel gol al Cosenza pensando a mio zio"

Ogni partita. Ce ne sono già due di questa stagione che Di Mariano non dimenticherà nel ricordo di zio Totò. “Palermo-Cesena è stata una partita speciale” ammette l’attaccante, ricordando l’omaggio del Barbera 24 ore dopo i funerali di Schillaci. “In quella giornata ho provato emozioni fortissime che porterò sempre nel mio cuore – aggiunge – L’abbraccio dei compagni e la vicinanza dei tifosi mi ha commosso. Sentire lo stadio cantare “Un’estate italiana” mi ha portato a ripensare ai momenti più belli vissuti con mio zio. Il tributo del Barbera per un grande campione come Totò Schillaci resterà scolpito per sempre nel mio cuore”.

Indelebile, come una delle ultime istantanee con Schillaci: "Uno degli ultimi ricordi che ho di lui risale al giorno prima di Palermo-Cosenza. Sono stato a casa sua e abbiamo parlato di calcio, come sempre. Mi disse che la cosa più importante è buttare la palla dentro. Il giorno dopo ho fatto gol e ho subito pensato a lui e alla sua capacità di restare positivo anche nei momenti di difficoltà”.

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