Venezia, Di Francesco: "Sono stato veramente male dopo la retrocessione col Frosinone"

Nuovo volto sulla panchina del Venezia in vista della prossima stagione: Eusebio Di Francesco è pronto a questa nuova sfida, come ha raccontato ai microfoni di Sky Sport. Parentesi anche sulla sua vecchia esperienza con il Frosinone, soprattutto su Matias Soulè.

Le parole di Di Francesco 

Di Francesco ha esordito parlando di Soulè: “Credo che sia un giocatore e un ragazzo magnifico. Merita palcoscenici importanti. Valuterà il ragazzo e la società. Chi lo prenderà troverà un professionista serio, che ha voglia di migliorarsi. È iper-motivato ed è positivo per chi lo avrà”. 

 Poi, ha continuato: "Il nostro lavoro è gratificato sia dal mio punto di vista che quello del DS Angelozzi. Da Barrenechea a Okoli fino allo stesso Soulè, credo sia un riconoscimento per il lavoro fatto”. 

L'allenatore del Venezia ha parlato anche di mercato: "Ovviamente, in questo momento, la squadra è incompleta. Certi tipi di lavoro andranno rifatti, ma il fatto che chi rimarrà avrà già certe conoscenze aiuterà a trasmetterle ai nuovi arrivati. Sto facendo valutazioni sui ragazzi che ho a disposizione. Credo che 4-5 giocatori serviranno sicuramente, giocatori che conoscono questa categoria, ma anche giovani bravi che hanno qualità. Penso sia fondamentale avere coppie di giocatori. In mezzo al campo manca qualche giocatore con certe caratteristiche ed esperienza. Sugli esterni stiamo usando un 3-4-2-1 o 3-4-1-2. Davanti siamo invece già un po' più completi. Sui laterali invece abbiamo poche soluzioni. Insomma, andremo sia sugli esterni che sui difensori. C'è da lavorare".

Di Francesco ha ricordato anche l'amara retrocessione con il Frosinone: "Non mi serviva come esperienza. È stato un grandissimo dispiacere, dovevamo essere premiati maggiormente. Non ce lo meritavamo. Non mi sono piaciuti alcuni atteggiamenti che ci sono stati alla fine del campionato. Credo che sia giusto unificare le partite negli orari durante le ultime giornate per tanti motivi. La Serie A deve crescere in questo. Sono stato veramente male la settimana dopo la retrocessione. Piano piano mi sono ripreso. Paradossalmente ho avuto più riconoscimento a Frosinone che a Roma dopo la semifinale di Champions. Il grande rammarico con il Frosinone però è stato il risultato, che avrebbe gratifiato il grande lavoro svolto".

Infine, sui primi giorni di ritiro con il Venezia: "Falcade è un bellissimo posto, abbiamo trovato il clima perfetto. Qui riusciamo a lavorare nel modo giusto. È un periodo in cui si sta tanto tempo insieme, gli allenamenti sono intensi, questo ci permette di creare la base per il lavoro futuro. Obiettivo salvezza all'ultima giornata? Se devo pensare all'anno scorso mi auguro che avvenga un po' prima perché poi ci si rimane male. Ovviamente l'obiettivo è la salvezza, non importa come ci si arriva. Questi ragazzi vengono da un grande campionato, io mi trovo davanti gente mentalizzata e a un grande livello e questo agevola il mio lavoro".

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