#DerbyDellaCapitale | Carrizo tra i pali, Cissè-Alfaro in attacco: ecco la "Top 10" delle meteore della Lazio

Ci siamo, manca sempre meno tempo. Roma contro Lazio, lupa contro aquila, giallorossi contro biancocelesti. Due mondi paralleli, che si incrociano solamente due volte all’anno. Con quelle maglie hanno giocato campioni assoluti, ma anche tanti altri. Eh sì, perché il derby è stato vissuto anche da chi con quelle maglie di fortuna non ne ha avuta molta, anzi. Dopo la Roma, adesso tocca alla Lazio. In questa Top Ten (si fa per dire) i giocatori “scelti” devono aver almeno giocato un minuto di un derby ufficiale negli ultimi dieci anni. Pronti? Partiamo!






Juan Pablo Carrizo

Nelle 27 presenze con la maglia della Lazio anche un derby. Quello del 16 novembre 2008, uno a zero per la Roma, gol di Julio Baptista. Poi poco altro, come la sua avventura in biancoceleste, finita anche per la crescita di Muslera, che proprio in quella stagione prese il suo posto per tutto il girone di ritorno.

Javier Garrido

In questa Top 10 si parla tanto… spagnolo! E come dimenticare Garrido: terzino sinistro: un gol in 23 presenze. Anche per lui un solo derby giocato, per novanta minuti. 4 marzo 2012: due a uno per la Lazio grazie ai gol di Hernanes e Mauri. La sua avventura in biancoceleste finisce dopo due stagioni, tanti infortuni e pochi minuti giocati.

Leonardo Talamonti

Argentina, Spagna e ancora… argentina! Ecco Talamonti, che alla Lazio non riuscì ad imporsi. Soltanto un derby giocato, il 6 gennaio del 2005. Vittoria per tre a uno con i gol di Di Canio, Rocchi e Cesar, oltre che a Cassano. Talamonti giocò quasi sempre fino al 12 febbraio contro l’Atalanta di Delio Rossi, che poi divenne la sua squadra mentre invece l’allenatore romagnolo fece il percorso opposto. Corsi e ricorsi…

Marius Stankevicius

Arrivato nel 2011 era considerato uno dei titolari della Lazio di Reja. Poi l’infortunio al tendine d’achille lo ferma dal 5 febbraio 2012 al 8 aprile 2013, il giorno del derby. Il difensore lituano gioca soltanto un minuto della stracittadina romana, entrando al 89esimo al posto di Radu. Finirà 1-1 con i gol Hernanes e Totti. Quell’anno finisce anche l’esperienza di Stankevicius alla Lazio, con soltanto 16 presenze totali.









Ederson

Cinquanta presenze in tre anni. Poco, troppo poco. Se ne parlava tanto bene, invece Ederson non è riuscito a rispettare le aspettative. Per lui solo dodici minuti di derby, quello del 22 settembre 2013, perso per due a zero con i gol di Ljajic e Balzaretti. Il giocatore brasiliano è entrato al 78esimo al posto del “Profeta” Hernanes. per cambiare la partita. Pochi minuti dopo sarà invece Ljajic a chiudere la gara.

Massimo Bonanni

Dieci presenze totali con la Lazio, tutte nella seconda parte della stagione 2005-2006, quando è arrivato in prestito dal Palermo. Tra queste, anche il derby del 26 febbraio, finito due a zero per la Roma con i gol di Taddei e Aquilani. Al trentesimo del primo tempo Manfredini deve uscire dal campo ed è proprio Bonanni a sostituirlo per l’ora successiva di gioco. Finita la stagione tornerà a Palermo, prima di essere ceduto alla Sampdoria, dove giocherà solamente otto partite.

Mourad Meghni

Quattro anni alla Lazio: 2 gol in sessanta presenze, tante sì, ma potevano essere di più, per colpa degli infortuni in particolare, che lo hanno tenuto ai box per quasi due anni. Tra queste sessanta partite anche due spezzoni di derby giocati. Il primo il 31 ottobre 2007, quando è entrato al posto di Manfredini all’inizio del secondo tempo: finirà tre a due per la Roma con il gol decisivo di Perrotta. Il 16 novembre 2008 entra al posto di Mauri al 60esimo per l’ultima di mezz’ora: finisce uno a zero grazie al gol di Julio Baptista.








Luis Jimenèz

Sei mesi in prestito dalla Ternana in cui ha giocato quasi sempre: 16 presenze e due gol per il giocatore cileno che però non è riuscito a fare il salto di qualità definitivo nel nostro campionato. Un solo derby giocato, quello del 29 aprile 2007, finito zero a zero. Finita la stagione tornò a Terni per poi essere girato all’Inter di Roberto Mancini con cui vinse due Scudetti.

Djibril Cissè

Doveva diventare il nuovo bomber della Lazio, e invece non riuscì ad imporsi, forse anche per la scelta di farlo giocare spesso in un ruolo non suo, quello di esterno offensivo. Un solo gol in Serie A, all’esordio contro il Milan. Poi poco altro. Era tra i titolari del derby del 16 ottobre 2011, vinto per due a uno con il gol di Klose al 90esimo. A gennaio andò via, al Qpr, dove segnò all’esordio in Premier League. Recidivo.

Emiliano Alfaro

Ed ecco un altro sudamericano. Otto presenze con la maglia biancoceleste, e tanti rimpianti, dovuti anche agli infortuni. Tra queste otto, anche cinque minuti di derby, quello deciso da Mauri il 4 marzo 2012. Alfaro entrò proprio al suo posto per i cinque minuti finali, prima della gloria della vittoria. Google Privacy