Gol perduti e certezze da ritrovare: a Madrid è di nuovo ‘derbi’
Un derby per confermarsi o ritrovarsi. Per la supremazia cittadina, per superare l’avversario in classifica o cancellare una serata decisamente storta. Real Madrid contro Atletico Madrid al Santiago Bernabéu, poco più di un mese dopo la Supercoppa Europea che ha incoronato la squadra di Simeone. I Blancos primi ma reduci dal pesantissimo ko di Siviglia, i colchoneros 2 punti più indietro e vittoriosi nell’infrasettimanale contro l’Huesca in casa. Storie e momenti che si intrecciano, una partita per cercare risposte.
La squadra di Simeone può contare sul ‘fattore Griezmann’; nelle ultime sei apparizioni al Bernabéu il francese ha segnato tre gol e servito due assist ai compagni. Una figura indispensabile ma alla ricerca di maggiore incisività in questo inizio di stagione dove ha messo a segno due gol e due assist in otto partite. L’allenatore argentino sa quanto può risultare determinante il suo attaccante nella stracittadina, Antoine è sempre stato letale nei derbi giocati in campionato. E letale spero di tornare ad esserlo anche il suo compagno d’attacco Diego Costa, che arriva alla partita contro il Real con la peggior vena realizzativa nella Liga della sua carriera.
15 partite consecutive senza segnare, eguagliato il ‘record’ della stagione 2010-2011. Nessuna frustrazione, come lo stesso attaccante spagnolo ha confessato a Marca nella lunga intervista rilasciata nelle scorse ore, ma dallo scorso 25 febbraio - quando andò segno contro il Siviglia - il 19 non ha più scritto il suo nome sul tabellino dei marcatori. Un digiuno che riguarda la Liga, mentre nelle altre competizioni Diego Costa continua a essere determinante per la squadra di Simeone; tanto nel finale della stagione precedente quanto nell’inizio di questa, tra la Supercoppa europea (proprio contro il Real) che in Champions League.
Nessun ‘caso Costa’ in casa Atletico mentre la casa blanca si trova - di nuovo - ad affrontare ‘il caso Benzema’. Dopo un inizio di stagione strepitoso, che lasciava pensare a un miglioramento importante tanto suo quanto di Bale dopo la cessione di Cristiano Ronaldo - il francese si è fermato. Cinque reti nelle prime quattro partite, poi il nulla: zero reti, zero tiri in porta e appena uno fuori, zero occasioni, un solo recupero palla, cinque palloni persi, 22 passaggi (poco utili, comunque), zero falli commessi e zero subiti. Praticamente un fantasma, tanto che la sua mappa di calore lo vede più presente a centrocampo rispetto all’area avversaria. Contro il Siviglia la gara peggiore (come molti dei suoi compagni) e ora l’occasione di tornare protagonista nella gara più sentita. Benzema devi rispondere a chi lo sta accusando di essere tornato il 9 poco brillante della squadra, quello con un gol ogni 143 minuti, ma i suoi precedenti contro l’Atletico non sono incoraggianti in 30 gare contro i biancorossi appena 4 sono stati i gol segnati - e tutti lontano dal Bernabéu.
Il francese deve rispondere, non potrà farlo invece Marcelo, costretto a fermarsi per infortunio per le prossime due settimane. L’esterno brasiliano è stato tra i più criticati dopo il pesante ko di Siviglia a causa della sua cattiva forma; al suo posto giocherà Nacho, ma l’assenza di un giocatore tanto importante continua a fare discutere. Lopetegui doveva sostituirlo all’intervallo mercoledì? In questo modo forse avrebbe potuto evitare il problema al sole che lo costringe allo stop forzato. Marcelo sopporta poco le sostituzioni e il suo infortunio al Sanchez Pizjuan ha lasciato la formazione in 10 per buona parte del secondo tempo. In Spagna si dividono, tra chi scrive e sottolinea il suo evidente sovrappeso e chi ricorda che a giocatore come lui non si può rinunciare nemmeno quando è a mezzo servizio.
Gol, visione di gioco, spinta e qualità, tutti punti di forza su cui il Real non potrà però contare contro l’Atletico. Tre personaggi in cerca di riscatto e di conferme e una squadra senza uno dei suoi leader che ha bisogno urgente di risollevare la testa, contro quell’Atletico che a Tallinn ha dato al gruppo di Lopetegui la prima delusione della stagione.