Un italiano a Parigi: la favola di Denis Franchi al PSG
L’attaccante dell’Amiens voleva fargli il cucchiaio. Lui l’ha capito prima che calciasse ed è rimasto fermo. La palla gli è finita tra le braccia. Semplice, a parole. Il tutto è avvenuto nella partita d’esordio in campionato con la maglia del PSG a 16 anni. Stiamo parlando di Denis Franchi. Inizia così l’avventura del ragazzo classe 2002 a Parigi, con la freddezza necessaria per poter diventare un campione. Ora Denis, oltre a giocare con la primavera, si allena spesso anche con la prima squadra. Ha legato molto con Verratti e Cavani perchè parlano italiano. Ma il suo idolo resta Di Maria. L'argentino che in ogni partitella gli fa gol. A Denis va benissimo così.
Un metro e ottantanove, tanta reattività e un buon palleggio. Quando non gioca studia francese per riuscire in poco tempo a comunicare perfettamente con tutti i compagni di squadra. Poco social, riservato ed educato, fa della semplicità la sua qualità più importante. Cultura del lavoro e dedizione sono sue fedeli compagne di viaggio, come insegnatogli da papà Pietro: “Denis è un ragazzo di poche parole ma molto determinato. Il suo punto di forza è quello di apprendere velocemente ciò che gli viene insegnato durante le sedute d’allenamento”.
Tra una corsa con Neymar e Mbappé e una sessione tecnica con il preparatore dei portieri del PSG Gianluca Spinelli, Denis trova anche il tempo per soddisfare la sua curiosità, come quella di visitare più monumenti possibili nel centro di Parigi. Tour Eiffel, Champs-Élysées, Notre Dame. E poi con il tempo tutti gli altri.
Per mettere i guantoni su quella palla calciata dagli undici metri in PSG-Amiens Under 17 Denis è partito da lontano. Dal Prata Falchi per l’esattezza, squadra di promozione friulana che punta tantissimo sul settore giovanile (Anche Ivan Provedel, ora portiere dell’Empoli in Serie B ha giocato lì). Poi è passato in prestito all’Udinese, dopo vari provini falliti al Chievo e alla Pro Vercelli, dove è cresciuto in maniera esponenziale. Il primo anno non ha visto il campo nemmeno un minuto. Il secondo anno era titolare fisso.
Dall’Udinese, grazie ai contatti del suo agente Luca Zanette, è improvvisamente diventato oggetto del desiderio del PSG, anche se all’inizio pensava fosse uno scherzo. Gli emissari del Club parigino lo avevano visto giocare dal vivo in un torneo a Nantes. Zanette e l’avvocato Lorenzo Violo hanno curato il trasferimento quest’estate. Contratto firmato fino al 30 Giugno 2022, con buona pace di altre squadre europee che volevano il gioiellino nato a San Vito al Tagliamento. “Denis è entrato nella storia: primo giocatore Under 17 a passare da un club dilettantistico italiano a uno professionistico straniero”, dice fiero Paolo Tonus, ex direttore sportivo del Prata Falchi che lo ha visto crescere.
La vita di Denis è radicalmente cambiata nel giro di un mese. Ma lui continua a fare ciò che sa fare con impegno e passione. E chissà che un giorno, dopo aver visitato tutti i monumenti di Parigi, non possa entrare anche al Parco Dei Principi da protagonista, mettendo i suoi guantoni su un’altra palla calciata dagli undici metri, con la stessa freddezza di sempre. In quel momento, Denis Franchi, sarà diventato grande.