Gol, Europa, il sogno: Torino scopre la generazione-Millico

Generazione millennials: “Ce l’abbiamo fatta”. Torniamo indietro di qualche mese. Era febbraio: allora raccontavamo di un ragazzino che faceva tanto parlare di sé. Vincenzo Millico è il suo nome: nella Primavera del Torino segnava quasi un gol a partita, nella prima squadra di Mazzarri aveva esordito per una manciata di minuti contro l’Atalanta. Poi, un infortunio che lo aveva fermato sul più bello. Lacrime, delusione. Voglia di rialzarsi: gioca il finale di stagione con la Primavera ma non vince lo Scudetto che sognava. Di lui, si è sempre detto: “È un ragazzo d’oro, va capito. Ha un carattere particolare”. Ma è forte. E ha personalità.

Era febbraio, allora. Kean, che era andato alla Juventus dal Torino nella stessa estate in cui Vincenzo compiva il percorso inverso, cominciava a giocare e segnare con regolarità. Ora, Moise è a un passo dal trasferimento all’Everton. Vincenzo, invece, esordisce in Europa League. E segna. Vite parallele, percorsi tortuosi. Ma simili. 92’ di Debrecen-Torino: Millico da poco era entrato al posto del capitano Belotti. Tocca qualche pallone, corre. Poi, sfrutta di testa una ribattuta di Nagy su tiro di Zaza. E fa gol. Corre verso la bandierina, l’avrebbe sempre voluto fare.

Il suo primo gol in prima squadra è anche il primo in Europa League. Tutto insieme. Anche lui, come Kean, ha un rapporto faticoso con il padre. Anche lui, come Kean, vuole lasciare il segno in campo. Il Toro passa il turno in Ungheria in una partita semplice già per il risultato dell’andata. Ora mancano ancora due tappe prima di poter accedere ai gironi. E mentre Cairo sul mercato continua a lavorare per Verdi, c’è un millennial pronto a combattere per un posto. Mazzarri questo lo sa: la generazione-Millico a Torino comincia adesso.

Ce l’abbiamo fatta, Moise”, potrebbe essere il suo messaggio al compagno sfiorato. E il sogno, del Toro come del giocatore, continua.

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