De Sisti: "Chiesa presto sarà tra i top. Pjaca? A Firenze piacerà"

chiesa_buf9912

Batistuta, Baggio e Rui Costa un tempo, Chiesa, Simeone e Pjaca oggi: la linea verde, in casa Fiorentina, non è mai passata di moda. E, spesso e volentieri, ha dato i suoi frutti. "Tanti giovani con la maglia viola sulle spalle sono riusciti a diventare dei campioni di altissimo livello. E tutto ciò, per i tifosi viola, è come vincere dei piccoli scudetti". Parola di Giancarlo De Sisti, regista della Fiorentina ye-ye che ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

"Il prossimo a diventare un big? Chiesa è il candidato numero uno. E' uno dei quelli che portano la gente allo stadio, che corrono e hanno talento: nel giro di un paio di anni, può davvero trasformarsi in un top-player, in uno dei migliori calciatori italiani. Se fosse più freddo sotto porta, andrebbe anche con facilità in doppia cifra. E poi, può giocare in diverse posizioni. Chiunque vorrebbe allenarlo", spiega "Picchio". Da un figlio d'arte all'altro: nel reparto offensivo della viola c'è pure un certo Simeone: "Inizialmente si è dubitato di lui, poi ha dimostrato il suo vero valore. E' uno da 20 gol all'anno. Quel gol alla Roma non me lo dimentico: ha spostato uno come Manolas prima di andare al tiro..."

Con Federico e Giovanni, in avanti, ci sarà un tra i tanti altri attaccanti a disposizione di Pioli: Mirallas, Chiesa, Eysseric, Thereau... "Firenze, però - continua De Sisti - si innamorerà di Pjaca. E' elegante in ogni tocco, e ai tifosi viola piace ciò che è bello. Non mi stupisco che abbia preso la 10, con lui in campo la Fiorentina ha un tridente che vale il prezzo del biglietto. E l'Europa League, così, è a portata di mano". Anche negli altri reparti, però, la viola se la può giocare con tutti: "Pezzella non è giovanissimo, ma è un grande leader. Accanto a lui, Milenkovic mi piace molto: è uno vecchio stampo, ma con la mentalità da difensore moderno. E poi a centrocampo c'è Gerson, che Pioli vede mezzala, e che per qualità tecniche e corsa può garantire diversi gol. Poi c'è Benassi, tanto bravo anche se se ne parla poco..."

L'intervista completa su La Gazzetta dello Sport

Google Privacy