Roma, De Rossi: "Lukaku è uno degli attaccanti più forti al mondo"

Finisce 1-1 la sfida tra Feyenoord e Roma, in scena allo stadio Feijenoord e valevole per l'andata degli ottavi di Europa League. Pareggio importante e più che meritato per i giallorossi, che dopo il gol segnato da Igor Paixão sul finire del primo tempo hanno risposto con Lukaku al 67'. Nel post partita Daniele De Rossi ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport.

Feyenoord-Roma, l'intervista post partita di De Rossi

In apertura De Rossi ha commentato la prestazione: "Era una partita difficile, l'avevamo letta che potesse essere una partita di questo tipo perché loro con la palla al piede sono fastidiosi, non è facile accorciarli. C'è bisogno di tanta corsa e gamba e lo stesso discorso vale un po' anche con noi. Prima della partita volevo motivarli, ma poi ho capito che non dovevo dirgli niente perché finora loro la prestazione l'hanno sempre fatta".

Su Lukaku l'allenatore ha dichiarato: "Si parla di uno dei giocatori più forti al mondo in quel ruolo. Accontentarci sarebbe sbagliato, plerò lui la prestazione l'ha fatta. Uno che tira 5-6 volte in porta a partita, lui poi alla fine il gol lo fa, perché è nato per fare gol, a 19 anni aveva 100 gol in Premier League. Sono contento sia dell'atteggiamento che ha sia delle prestazioni, come le sue anche degli altri".

Sull'azione del gol subito: "Non è questione di errore, non mi va di sottolineare troppo l'errore. L'errore di base è mio, se prendi spesso e volentieri gol nella stessa maniera vuol dire che l'allenatore deve lavorare di più questo fondamentale. In una seduta l'abbiamo toccato tanto proprio per questo motivo. Devo lavorarci di più e meglio, adesso arriverà Ndicka che io non ho mai allenato quindi avremo modo e maniera di ritoccare questo fondamentale, perché abbiamo subito troppi gol così. Quindi vuol dire che devo svegliarmi e lavorarci meglio".

Commentando l'azione del gol, De Rossi ha poi affermato: "Quando costruisci a 3 non è necessario che il centrale sia sempre il centrale di centrocampo. È importante che ci sia un uomo lì che sappia impostare, non è importante chi sia. Secondo me la differenza la fa il momento in cui fa il passaggio, lui ha condotto palla e il passaggio per Spina l'ha portato all'uno contro uno".

 

Infine un commento su Sinner, in vantaggio contro Monfils nel momento dell'intervista: "Io di tennis non capisco niente, però a parte le qualità tennistiche e vedere che tiene testa ai più grandi del mondo, è un ragazzo molto educato. Sembra una scemenza, ma è posato ed educato in un momento in cui sta vivendo un successo incredibile. Con questa moderazione vuol dire che lavora forte e cerca di migliorarsi, qualità che contraddistingono i campioni. Poi lui ha questa freddezza dei campioni, ha avuto la partita sul filo del rasoio. Anche se non capisco niente di tennis, quando lo guardi ti sembra di stare a guardare un campione, un fenomeno".

Le parole di De Rossi in conferenza stampa

In conferenza stampa l'allenatore ha risposto alla domanda: Lukaku fa parte degli attaccanti più forti al mondo? "Sì. Io penso che sia uno degli attaccanti più forti del mondo. Forse Haaland adesso come adesso è il più forte del mondo in assoluto. Prenderne due a confronto non è possibile, però io penso che se prendi gli otto, dieci attaccanti in giro per il mondo lui ci sta dentro tranquillamente".

Avrebbe giocato nella Roma del 2007? "Avevamo un attaccante un po' particolare in quella Roma (Totti, ndr) che faceva meno gol di testa ma faceva tanti assist, faceva tanto altro. Quello lì io non lo toglierei mai, però penso che avrebbero potuto giocare insieme e gli avrebbe fatto fare tanti gol".

A cura di Alessandro Schiavone

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