De Laurentiis: "Bari, l'anno più difficile. Ma non mi arrendo"

In occasione della conferenza stampa di presentazione di Iachini c’è anche il presidente del Bari Luigi De Laurentiis. Queste le sue principali dichiarazioni.

Sulla scelta del nuovo allenatore: “Sono qui e non mollo. Abbiamo preso un allenatore da Serie A, un profilo importante, con costi onerosi e ci ha messo grande entusiasmo. È stato il primo a volere la programmaticità, l’abbiamo sposata e qui si continuerà a costruire. Non ci arrendiamo di fronte alle difficoltà. Abbiamo commesso degli errori ma ci sono state anche tante sfortune e tanti infortuni”.

Bari, le parole di De Laurentiis in conferenza stampa

De Laurentiis si esprime poi sulle frizioni con la piazza: “Irritato è una parola grossa. Dico che mi spiace solo che si creino situazioni difficili, che distraggono molto dalla mission della società e della squadra, ovvero andare a vincere le partite. Sono arrivato qua sei anni fa, in questi anni abbiamo costruito tanto partendo da zero. Oggi abbiamo una struttura invidiata da tanti. Al di là del clamore che si è creato in questi giorni, vorrei solo ricordare che qui c’è una società che ha sempre investito. Questo è l’anno più difficile ma non mi arrendo davanti a nessuna difficoltà”.

Il presidente biancorosso risponde anche alle domande su un'ipotesi di cessione societaria: “Io amo questa piazza e anche tra le difficoltà continuerò a farlo. Ho sposato questo progetto e vado avanti. Prima di vivere a Bari, trascorrevo quattro mesi all’anno a Los Angeles per il cinema. Le gestioni di Napoli e Bari sono sempre state completamente indipendenti, per questo mi sono dissociato immediatamente da quanto ha detto mio padre. Poi lui si è scusato per essere stato frainteso. Il processo decisionale qui a Bari è stato sempre mio, posso metterlo nero su bianco. Trattative? Il Bari è un franchise sportivo di prima classe. Sul mercato italiano di squadre importanti in vendita con l’appeal per essere vendute ce ne sono pochissime. Il Bari fa parte di queste. Se un giorno arriverà un fondo di qualsiasi bandiera valuteremo le proposte”.

De Laurentiis si è mai pentito? “No, non mi sono mai pentito di essere venuto a Bari. Stamattina mi sono messo in auto all’alba da Roma e sono venuto a prendermi le mie responsabilità. Ho sempre avuto un dialogo con i tifosi, sono aperto a raccontare ai tifosi le cose come stanno. I risultati quest’anno non stanno arrivando, è vero. Quando finisce una partita e ricevo insulti in tribuna e la mia famiglia va via per le scale, non è piacevole. Io sono rimasto a prendermi gli insulti. A un certo punto mi hanno chiesto se volessi andare nello Sky Box ma sono rimasto lì a metterci la faccia. Sono super disponibile a parlare con ti tifosi, non ho nulla da nascondere”.

Sulle cessioni di Caprile e Cheddira in estate: “Il punto non è la formula di acquisto dei giocatori. Quest’anno abbiamo più difficoltà? Non abbiamo investito di meno. Quest’anno il bilancio sarà di nuovo in rosso, come questa società è in rosso da quando siamo arrivati. Ripianare i debiti non è facile ogni volta”.

De Laurentiis torna poi sul tema della presunta "rottura" con l'ambiente, dopo le contestazioni dei giorni scorsi e le discusse dichiarazioni del padre Aurelio: “Lavori allo stadio? Noi ci abbiamo messo tanti soldi. Lounge, uffici. Porgo io le scuse da parte di mio padre, se non sono arrivate come scuse sono tali. Con il sindaco Decaro ci sentiamo continuamente, nel rispetto del ruolo di ognuno. Mi spiace per la rottura con la città. Amo i tifosi, fanno parte del cuore di questa città. Quando ci sostengono, fanno venire la pelle d’oca. Non sono però qui per fare il parac** e recuperare un rapporto, mi auguravo di dare alla piazza più entusiasmo”.

Qual è l'obiettivo stagionale di questo Bari? “Devono restare i playoff, è un momento difficile anche per noi. Quando con Polito ci siamo parlati venerdì notte abbiamo avviato un lavoro che ha portato a un profilo importante come Iachini”.

Infine la domanda su quale sia stato l'errore più grave di quest'annata: “Forse non aver cambiato l’allenatore alla fine della scorsa stagione. Ha fatto fatica, come altri giocatori, a mettersi alle spalle quella delusione”. Leggi anche - Bari, ecco Iachini: “Iniziamo una scalata, con questa piazza un legame speciale grazie a mio nonno

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