I data analyst sostituiranno gli agenti dei calciatori? Il caso De Bruyne
Ha suscitato molto scalpore il rinnovo di Kevin De Bruyne. E non tanto per le cifre dell’accordo, ma per il modo in cui si è conclusa la trattativa. Ovvero senza nessun procuratore che mediasse tra società e calciatore per arrivare alla firma del contratto.
Il belga, oltre ad avere una spiccata "intelligenza calcistica" in mezzo al centrocampo, anche fuori dal rettangolo di gioco ha mostrato di essere di un altro livello: la conferma con il City fino al 2025 l’ha fatto diventare il giocatore più pagato della Premier League. In un momento in cui molte squadre di calcio stanno lottando per la loro stessa esistenza a causa della pandemia, De Bruyne ha deciso di negoziare da solo. Nessun agente e il solo supporto del padre e del suo avvocato.
AGENTE? NO GRAZIE
Una scelta rivoluzionaria, visti i numeri stratosferici che girano intorno al mondo del pallone. Basti pensare che i club del campionato inglese hanno sborsato più di 272 milioni di sterline in compensi agli agenti dei giocatori.
Il centrocampista, invece, ha basato il prolungamento del rapporto con i Citizens solo grazie ai dati: assumendo un team di data analyst ha dimostrato ai dirigenti del Manchester come il suo impatto sulla squadra sia di gran lunga il più influente e di come possa essere benefico sul lungo termine. Oltre a questo, ha voluto assicurarsi che il City possa competere con le altre big del calcio europeo in futuro.
Un insieme di fattori che hanno portato ad un aumento di stipendio per il numero 27 di Guardiola: circa 50.000 sterline a settimana in più rispetto al contratto precedente (che sarebbe andato in scadenza nel 2023). È proprio vero che chi fa da sé fa per tre, anche perché immaginiamo che le commissioni per un team di esperti siano molto inferiori rispetto a quelle che richiederebbe oggi un agente di grande spessore.
UNA NUOVA ERA?
Ecco perché De Bruyne può considerarsi un pioniere: potrebbe essere il primo di una lunga lista a preferire le statistiche alla mediazione di un procuratore, con il vantaggio di un netto taglio dei costi. E se in passato qualcuno aveva già scelto di trattare con le proprie società senza nessuna figura al fianco, come Gary e Phil Neville del Manchester United, nel prossimo futuro anche Raheem Sterling ha deciso di autorappresentarsi nei colloqui per un nuovo contratto con il Manchester City alla fine della stagione.
Che sia l’inizio di una lunga serie di giocatori che porteranno ad un conseguente cambio del lavoro dell’agente (e delle cifre che ci girano attorno) nel mondo del calcio?