Il bullismo a Madrid, il 'fratello' Alaba e il pianoforte: alla scoperta di Daniliuc

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La Salernitana ha la sua nuova roccia in difesa: è Flavius Daniliuc, centrale austriaco classe 2001 arrivato a titolo definitivo dal Nizza per 5 milioni di euro. Colpo in prospettiva per il club di Iervolino, che con un giovane come lui (dal passato in due tra i migliori club al mondo) si assicura prestazioni di livello in campo per il presente e grandi possibilità di fare plusvalenze in futuro. Nel 2018 il 'The Guardian' lo inserì nella lista dei 60 migliori giovani di tutto il mondo, insieme a Fagioli, Ilic e Kvaratskhelia: oggi se li ritroverà contro tutti e tre, in Serie A. 

 

 

Chi è Daniliuc



Flavius Daniliuc è nato il 27 aprile 2001 a Vienna, da una famiglia di origine rumena fuggita dal regime comunista. I viaggi sono nel destino della famiglia Daniliuc: Flavius è con la valigia in mano da quando ha dieci anni, grazie al calcio e al suo talento. Inizia nell’Admira Wacker, ma passa presto al Rapid Vienna, il club più importante d’Austria. Durante un torneo giovanile viene eletto miglior giocatore, e fortuna volle che a quel torneo fossero presenti alcuni scout del Real Madrid. "Ci piaci, vieni a fare un provino". Partenza direzione Madrid: "Fu bellissimo quando andai là con mio padre. Dovevamo tornare in Austria il giorno dopo, ma alla fine rimasi un altro mese", raccontò Flavius. Un mese che poi si trasformò in tre anni. Dal 2011 al 2014 ha portato la maglia del Real, per un’esperienza che però lo segnerà anche per altri fattori meno piacevoli. Di quel periodo, infatti, girano voci secondo cui Daniliuc sarebbe stato bullizzato da un suo compagno, dopo un match alla playstation.

 

Lo sponsor David Alaba


Nel 2015 però cambia aria grazie a un certo David Alaba, conosciuto dal padre e divenuto amico di famiglia: Daniliuc, sponsorizzato dalla star calcistica del suo Paese (oggi al Real, per l’appunto), firma con il Bayern Monaco. Altro palcoscenico prestigioso, altre difficoltà incontrate nel percorso: "Quando hai davanti a te difensori da 81 milioni di euro (riferimento a Lucas Hernandez, ndr), è praticamente impossibile avere spazio", spiegò. E così, dopo altri cinque anni, tanti saluti. Il progetto per giovani promettenti come lui lo trova a Nizza: Daniliuc vola in Costa Azzurra nell'estate del 2020, dove riesce a farsi vedere e a farsi notare in prima squadra (55 partite in due anni).

Caratteristiche

Daniliuc è il prototipo del difensore moderno. Alto, robusto, buona lettura di gioco e ottima tecnica in entrambi i piedi. Il suo primo ruolo infatti era stato quello di trequartista e da bambino aveva stregato gli scout proprio da 'numero dieci'. Poi, al Bayern Monaco, ebbero l'intuizione di scalarlo in difesa, ruolo che oggi interpreta con ottimi risultati. L'altra grande caratteristica di Daniliuc è la duttilità: a Nizza ha giocato come terzino sinistro, terzino destro, centrale di sinistra e centrale di destra. Dove lo metti, sta. 

 

 

La scuola, il pianoforte e il sogno di diventare dottore



Oggi nel futuro di Daniliuc c'è il calcio, ma anni fa sembrava potesse esserci altro. Da bambino prima e da ragazzo poi, Daniliuc a scuola ha sempre sorpreso per intelligenza, serietà, applicazione e capacità di assorbire i concetti (cosa che oggi si riflette con gli ordini dei suoi allenatori). Il cervello di Daniliuc è una spugna, perché sin da piccolissimo si è trovato a parlare due lingue in casa, rumeno e tedesco (oggi è in grado di parlarne cinque), e a sapersi adattare lontano dalla famiglia, plasmandosi in base al contesto in cui si trova.

Queste qualità mentali gli hanno permesso anche di coltivare passioni. Il calcio è l’ultima: prima c’era quella per diventare dottore, "il sogno da piccolo". E poi il pianoforte, "uno strumento che mi è sempre piaciuto pur senza aver mai avuto il tempo di prendere lezioni ufficiali". Stava su YouTube, osservava, provava e riprovava: fino a imparare, in poco tempo. Daniliuc è così: un ragazzo con le valigie sempre pronte, lo zaino sempre in spalla e la costante ricerca di cose nuove da imparare e con cui arricchirsi. Con uno come lui, Nicola avrà compito facile. 

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