Dall'incubo ai rigori parati: la favola di Etheridge​

etheridge_cardiff_3

Storie belle, storie di calcio, storie di...Premier. In Inghilterra ne succedono di tutti i colori, alcune anche impensabili. Ne è testimone Neil Etheridge, che di mestiere fa il portiere e che oggi ha 28 anni. E' stato il primo giocatore filippino - la madre è nata nel paese asiatico, mentre lui a Londra - ad esordire nella storia della Premier League. Grazie a lui, le Filippine sono diventate il 114esimo pese ad essere rappresentato nella massima serie inglese. Grazie a lui, chissà, un giorno il calcio potrebbe diventare materie di interesse in una nazione dove il basket la fa da padrona.

Già, perché dopo la promozione dell'anno scorso con il Cardiff City e dopo aver mantenuto per la bellezza di 19 volte la porta inviolata, Neil ha iniziato la Premier in versione saracinesca. Due rigori parati su due: il primo nella sconfitta per 2-0 all'esordio contro il Bournemouth; il secondo, questo decisivo eccome, con il Newcastle, dove ha ipnotizzato dagli undici i metri il povero Kenedy nei minuti di recupero. Mai nessun portiere ha avuto un impatto così devastante all'esordio dai tempi di Erik Thorstvedt con il Tottenham nel 1992.



Ma non è stato tutto semplice per il portiere di origine filippina, anzi. Quattro anni fa, nel 2014, stava per tornare nel paese della madre con un sogno infranto sulle spalle. Lui, cresciuto nelle giovanili del Chelsea e poi passato al Fulham, che però non lo fa mai esordire. Poi i prestiti e lo status di svincolato nel 2014. Rimarrà cinque mesi senza una squadra, troppo per chi sognava di giocare con i campioni del calcio inglese. Non ci credeva più, vende addirittura la casa e la macchina e si compra un biglietto direzione Charlton, dove dorme sul divano letto di un amico.

Poi la svolta con la chiamata dell'Oldham, che gli offre un contratto e, soprattutto, la possibilità di rimettersi in gioco. Lo rifà dalle serie minori, passando per il Walsall in League One due anni fa e, appunto, per il Cardiff l'anno scorso. Di qui i 19 clean sheet, i soli 37 gol subiti in 41 partite e i 90 punti che permettono ai gallesi di salire in Premier: "Il mondo del calcio sa essere molto duro - ama ripetere - è difficile entrarci e difficile rimanerci dentro. Ero a una sola settimana dal tornarmene a casa nelle Filippine”. Ma tutto questo non è successo. E adesso si gode la Premier e il suo inizio da sogno.








Google Privacy