Dalla cucina coreana al “Jeki Chagi”. Un pranzo con (Bruce) Lee

Il Bibimbap, i Bulgogi e il Tteokgalbi: sembrano complicati scioglilingua e invece sono piatti tipici della Corea del Sud, cucinati oggi per i giocatori dell’Hellas Verona, che hanno poi espresso la loro preferenza su un tabellone. Calcio e cibo, due passioni che accomunano italiani e coreani e che oggi si sono riunite in un evento organizzato da Korea Agro Fisheries and Food Trade Corporation, dipartimento del Ministero dell’Agricoltura del Paese. La ragione primaria dell’iniziativa è la presenza in squadra del giovane talento See Wuong Lee, esterno acquistato dal Barcellona nel mercato estivo. È stato lui infatti l’anello di congiunzione tra i sapori del suo Paese e il suo attuale club, così come è toccato a lui dare il via alla gara di Jeki Chagi, gioco coreano che consiste nel produrre il numero più alto di palleggi con una piccola sfera piena di frange.

Per Lee tifo sostenuto dei compagni, che dalla tavolata, a gran voce, scandivano un “Dai Bruce” che avrà lasciato qualche interrogativo alla delegazione coreana. Vincitore della singolare gara però è stato il centrocampista argentino Bruno Zuculini, 4 palleggi a 3 e un abito coreano come primo premio.

Interazione, conoscenza e cortesia: così si è conclusa una giornata diversa, all’insegna di due cose che italiani e coreani amano allo stesso modo: mangiare e giocare a calcio.

Alice Nidasio, Francesco Porzio, Edoardo Colombo

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