Dal gol di Pontisso al baby Di Nolfo: alla scoperta dei nuovi "Serie B-Agers"

Italiani. Ma soprattutto giovani, giovanissimi. Tutti in vetrina, da protagonisti assoluti. Sembrano veterani eppure sono ragazzini nati addirittura dopo il '97. Ecco perché chiamarla 'B-Agers' non sarebbe poi così un azzardo. Guardare per credere in questa terza giornata.

Parlare di più anziani fa quasi ridere visto che si parla di ragazzi che sono ancora da considerarsi teen, ma per ragioni anagrafiche Colombatto (Trapani), Diallo (Avellino) e Orsolini (Ascoli) essendo nati nel mese di gennaio sono i vecchietti del gruppo. Dopo di loro Castrovilli (Bari), nato a febbraio. Della Spal i due nati a marzo: Meret e Pontisso, che addirittura è stato protagonista di giornata con il gol del momentaneo vantaggio sull’Ascoli. Nessun ’97 nato ad aprile, mentre di maggio è Federico Bonazzoli, attaccante del Brescia. Una coppia per il mese di luglio: Cassata (Ascoli) e D’Urso (Latina). Il 1997 della terza giornata di serie B si conclude a dicembre mese nel quale è nato Zebli del Perugia, il più giovane della classe. Ma non il più giovane di giornata. Per Zebli la concorrenza è addirittura in casa. Il più giovane di oggi infatti è Francesco Di Nolfo, che sulla carta di identità ha scritto 1998. Il giovanissimo attaccante è arrivato a Perugia nella seconda metà della scorsa stagione dal settore giovanile della Roma. Sei mesi di ambientamento con la Primavera, ma quando in estate l’ha visto Bucchi non ha avuto dubbi: “Lo voglio in prima squadra”. E oggi è arrivato anche l’esordio per l’attaccante che può fare sia la prima punta che l’esterno, ruolo che ha ricoperto oggi entrando al posto di Zapata. Con Di Nolfo la lista dei teen della serie B sale a 11: il numero perfetto per farne proprio una squadra. Certo sarebbe un po’ difficile metterli in campo perché sono quasi tutti giocatori molto offensivi, ma vista la giovane età siamo sicuri che sarebbero disposti a tutto per un posto da titolari, e poi hanno ancora tanti anni davanti per crescere. Intanto si possono godere la gioia dell’esordio. A cura di Bruno Majorano e Matteo Moretto

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