Dai legami con Roma alla stella Tsygankov: Lazio, a te la Dinamo Kyjiv

style="text-align: justify;">Dinamo e Lazio hanno più legami di quanto si pensa. Come Kiev e Roma. Alt, piccola precisazione: si scrive Kyjiv. Quindi è “Dinamo Kyjiv”. Quando si parla con gli ucraini la traslitterazione non esiste. Scordatevela. E’ Kyjiv. Punto. E la capitale del paese prende il nome dal suo fondatore, tale Kij. Uno che pose la prima pietra insieme ai suoi fratelli e alla sorella, Lybid. Come Romolo e Remo quindi. Anche se qui non c’è nessuna lupa ad alimentare la leggenda, semmai una nave, eretta a mo’ di monumento lungo il Dnipro. Legami, origini. Storia. E adesso si può tornare a parlare di calcio, perché la Lazio ha pescato la Dinamo Kyjiv per gli ottavi di finale di Europa League. Squadra storica, ha vinto 15 campionati ucraini e ai tempi dell'Urss era l'unico club capace di insidiare le squadre russe. Nobile del calcio. Tanti punti in comune con la Lazio, stadio in primis. Anche quello della Dinamo si chiama Olimpico, ha 70mila posti e ospiterà la finale di Champions. Quest’anno non ha mai visto una sconfitta: 16 gare, 12 vittorie e 4 pari. Indizi in più.

INZAGHI-CHACKEVIC


Poi. I due allenatori – Inzaghi e Chackevic – hanno tre anni di differenza, sono giovani e da giocatori hanno vinto molto con le rispettive squadre: 7 trofei per Inzaghino, 12 per l’ex mediano bielorusso, che tra l'altro ha allenato anche le giovanili della Dinamo come il suo collega (1996-97). Due bandiere, due percorsi simili. Tra l’altro, nell’unico precedente tra i due club nel 1999, entrambi erano in rosa con Lazio e Dinamo Kiev. Ps: Inzaghi giocò titolare in Ucraina, i biancocelesti vinsero entrambe le partite (2-1 in casa, 0-1 in trasferta).






COME GIOCA LA DINAMO?

Capitolo risultati: Husjev&co sono passati come primi del girone perdendo solo una partita, hanno eliminato l’Aek Atene ai sedicesimi grazie a due pareggi e al gol in trasferta. In campionato sono secondi dietro lo Shaktar (42 punti contro 45) ma hanno la miglior difesa del torneo, 15 gol concessi. 4-2-3-1, solidità e attenzione. Merito del tandem centrale Khacheridi-Kadar: il primo è titolare nell’Ucraina di Sheva, che da queste parti ha scritto un po’ di storia, l’altro è nazionale ungherese e vanta quel pizzico di esperienza che non guasta mai. In EL, però, qualche disattenzione in più: 11 reti subite in 10 gare. Tra gli altri, occhio a chi potrebbe creare qualche problema. Mbokani è il capocannoniere stagionale con 11 gol, punta navigata; Garmash è un “tuttocampista” soprannominato “pistola”. Copre tanto e corre molto, ha 27 anni. Mentre Junior Moraes, 30enne brasiliano, sta trascinando la squadra in Europa (6 gol, 10 totali). Derlis Gonzalez, infine, è un paragayano che ha segnato un gol al Brasile in Copa America. ’94, rapidità e scatti per cogliere impreparate le difese. Attenzione.






PERICOLO TSYGANKOV


La vera stella è una. Che poi racchiude l’ultima generazione exploit-mode del calcio ucraino, da Kovalenko in poi, talentini in erba già nel giro dei top club. L’ultimo è Viktor Tsygankov, esterno d’attacco del ’97 paragonato a Sheva: “Ha la sua stessa pasta”. Parola del presidente della Dinamo, Ihor Surkis. Anche se il ragazzo è un esterno d’attacco, ricorda Walcott e segna meno. L’anno scorso si è guadagnato la chiamata dell’Ucraina, quest’anno sta esplodendo gradualmente come ala dal dribbling facile (9 reti, 7 assist). E' nato in Israele, si ispira a Gotze e ha grandi ambizioni: "Giocare a calcio non è abbastanza per lui, deve vincere". Parola di papà. Speranza di Kyjiv. E dei tre fratelli che la fondarono secoli fa. Come Romolo e Remo, prima di loro, fecero con Roma.

FORMAZIONE TIPO: Koval; Kedziora, Khacheridi, Kadar, Pivaric; Buyalskyy, Shepelev; Gonzalez, Garmash, Tsygankov; Mbokani.

QUANDO SI GIOCA? 8/3 all'Olimpico, 15/3 in Ucraina. Google Privacy