Dai gol in cortile alla prodezza di San Siro: ecco Kevin Lasagna, il geometra mancato che ha fermato l'Inter

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Pochi minuti al fischio finale, tavola ancora imbandita ma pronta ad essere sparecchiata, l'Inter si accontenta di una sola portata, un semplice spaghetto aglio olio e Palacio per rimanere leggeri in vista della lunga corsa da fare alle calcagna del Napoli. Il menu, però, non è ancora terminato, c'è un'ultimo piatto che i nerazzurri non si aspettano, un bel 'piattone', di sinistro ancora meglio, di Kevin Lasagna, che supera Handanovic e va di traverso a Mancini. Doveva essere un semplice spuntino, si è trasformato in un amaro boccone. Primo gol in Serie A per l'attaccante del Carpi, diventato #KL15 sugli spalti del Cabassi, un giocatore da leccarsi letteralmente i baffi. Esterno dalla velocità (g)astronomica, ottima coordinazione e personalità da vendere, vedasi la prodezza di San Siro, controllo a seguire e diagonale chirurgico che si accomoda dolcemente in fondo alla rete. Di gol Lasagna ne ha segnati tanti, troppi, fin dalle partitelle con gli amici, giocate di notte con in palio una pizza: "Io sto con Kevin", esclamavano i ragazzi "almeno poi mangio gratis". Pian piano, però, quel cortile è diventato troppo piccolo per contenere il talento di Lasagna, una portata troppo prelibata per rimanere in una mensa così. Allora via con l'esordio in Promozione, la Gavernolese è il primo 'ristorante' da servire. Poi due anni al Cerea, dove 34 partite e 7 gol, convincono l'Este a prenotarlo. "E chi seo sto qua? Mi preferisco i bigoi" sussurrano i tifosi veneti in dialetto, ma Lasagna sorprende tutti con 21 gol in 33 partite, senza mai essere ammonito. Il primo ad accorgersi di lui è il Lumezzane di Davide Nicola, ma l'affare sfuma, e allora Kevin resta in tavola, pronto a farsi annusare e 'addentare' da altre società ben più affamate. Il più attratto dal profumino di Kevin è Cristiano Giuntoli, DS del Carpi, che paga subito il conto alla cassa del Cerea e l'11 luglio del 2014 lo serve a Castori. Esordio in B a Crotone e subito assist per l'1-1 finale, la prima fiammata, che non scuoce, arriva a novembre nel 5-2 con il Cittadella... "stop, tiro e gol!". Menu classic dalle sue parti, per la prima volta tra i professionisti. Inizia la cavalcata che, dalla provincia, lo lancia nei ristoranti di Serie A, fino al boccone amaro rifilato oggi all'Inter, costretta a combattere una pungente indigestione. I campetti di cortile sono lontani, la pizza si è trasformata in un bel banchetto, la portata principale non può che essere lui, #KL15, il geometra mancato che si è regalato la gloria. A cura di Ernesto Branca

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