Da Azmoun a Tataev, viaggio nella Russian Premier League: i 5 talenti da seguire
Carta d’identità in mano. Segni particolari: giovani e di prospettiva, con un futuro tutto da scrivere e sognare. Talenti da coltivare, obiettivi da raggiungere, l’ombra degli Urali a far da sfondo e il freddo come compagno di viaggio. Lo sguardo si allunga, la penna inizia a scrivere. E’ la Russian Premier League a catturare la nostra attenzione. Un serbatoio immenso da cui attingere, giovani promesse ne abbiamo? Diremmo proprio di sì. Attaccanti, difensori, trequartisti ed esterni, what else? Per non perderci in lunghi e noiosi elenchi, insieme a Matteo Mongelli (esperto di calcio russo e collaboratore dell’agenzia gestionecalciatori.it di Cataldo Bevacqua) ne abbiamo scelti 5! Mettetevi comodi e allacciate le cinture, non ci sarà davvero un attimo di tregua!
- Sardar Azmoun, classe ’95 Rostov:
“E’ un calciatore già abbastanza conosciuto a livello internazionale – sottolinea Matteo Mongelli ai microfoni di GianlucadiMarzio.com – impegnato già quest’anno in Champions League con il Rostov, ha quasi già 100 presenze nel campionato russo. Segna un po’ in tutti i modi, calcia bene con entrambi i piedi e possiede anche un buon colpo di testa. Il Benfica ha provato a prenderlo nella scorsa stagione, poi lui ha preferito rimanere al Rostov per continuare a crescere ma, di questo passo, tra due anni sarà già lontano dalla Russia”.
- Elmir Nabiullin, classe ’95 Rubin Kazan:
Terzino sinistro molto interessante – l’analisi di Matteo Mongelli ai nostri microfoni - calcia bene con entrambi i piedi ed eccelle sia in fase offensiva che difensiva. Grazie a queste sue peculiarità, Nabiullin ha già debuttato con la Russia, lanciato da Fabio Capello in un match contro il Kazakistan. E’ sicuramente un profilo da tenere d’occhio, destinato secondo me ad una carriera di grande livello. Su di lui non si è mosso nessuno, ma è complicato che vada via perché, essendoci l’obbligo di schierare 5 russi nel campionato locale, i prezzi al momento sono inaccessibili”.
- Ilzat Akhmetov, classe ’97 Rubin Kazan:
“Poco conosciuto ai più, ma classe da vendere per questo fantastico trequartista esterno” chiosa Matteo Mongelli, davvero impressionato da questo giovane calciatore russo. “Piede destro ma di solito viene schierato sulla sinistra, Akhmetov piace moltissimo all’allenatore e, se dovesse mantenere le attese, potrebbe diventare un grande giocatore a livello internazionale”.
- Ivan Oblyakov, classe ’98 UFA:
“Otto presenze e un assist, è lui la vera rivelazione di questa Russian Premier League - commenta Mongelli – fino allo scorso anno giocava nelle categorie minori ma l’Ufa è riuscita a pescarlo e adesso se lo gode. E’ una mezz’ala mancina, discreto in fase difensiva e con ottimi tempi di inserimento. Oblyakov è un’altra scoperta di questa società che sembra avere buon occhio con i giovani, dal momento che ha lanciato anche Oleksandr Zinchenko, primo acquisto di Guardiola al City e, adesso, in prestito al PSV Eindhoven”.
- Aleksey Tataev, classe ’98 Krasnodar:
“Difensore centrale molto bravo nell’anticipo e con ottima tecnica di base – l’analisi di Mongelli - è l’unico prospetto di alto livello della Russia in campo giovanile per quanto riguarda il settore difensivo. Può tranquillamente ambire a fare il grande salto nel calcio d’élite ma, vista la giovane età, bisognerà capire se riuscirà a mantenere le attese”.