Sassuolo, D'Andrea: "Non ho ancora fatto nulla. Il mio idolo? Maradona, mi ispiro a Berardi"

Uno dei protagonisti della sfida tra Atalanta e Sassuolo è stato anche Luca D'Andrea, classe 2004 del Sassuolo che dopo l'esordio del 17 settembre contro il Torino, oggi ha messo a referto un assist nel primo tempo per la rete del momentaneo vantaggio dei neroverdi con Kyriakopoulos. Al termine della sfida, il giovane talento del Sassuolo ha parlato ai microfoni di Sky Sport. 

Sassuolo, le parole di D'Andrea

Luca D'Andrea ha esordito così a Sky Sport dopo la partita contro l'Atalanta: "Vengo da un quartiere particolare, ho sempre avuto fame dal primo giorno. Ringrazio mio padre e dedico a lui e alla mia famiglia questo momento. Mi sono sempre stati vicini". D'Andrea ha poi parlato degli idoli da bambino: "Anche se non l'ho visto, ma Maradona. Mi ispiro anche a Berardi e Raspadori, sono due giocatori che osservo molto. Anche Frattesi, li osservo spesso in allenamento". 

D'Andrea ha poi proseguito: "Sono andato ad agosto in ritiro e per fortuna ho fatto bene. Ringrazio il mister, la società per l'opportunità ma non ho fatto ancora nulla. La strada è ancora lunga, da domani si torna a pedalare. L'esordio? Non ho detto niente a nessuno, ero concentrato e basta. Era fondamentale per me quella partita. Un po' me l'aspettavo, perché la mattina abbiamo fatto una piccola rifinitura ma non avevo capito di giocare con certezza". 

Infine D'Andrea ha concluso: "Anche mio padre era un calciatore, ma non ha fatto carriera per colpa di mia madre (ride, ndr). A 16 anni è nato mio fratello Pasquale e papà ha pensato più alla famiglia. Adesso torno a casa, riposo, sono stanco. Domani riparto da zero perché non ho fatto nulla".

 

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