Crotone, Falcinelli: "Juventus? Vogliamo dimostrare di meritare la salvezza. Poi chiederò la maglia a Dybala"

Salvezza che sembrava utopia qualche mese fa, ma oggi il Crotone crede nel miracolo, grazie soprattutto ai 12 gol di Diego Falcinelli. Nelle ultime due giornate i calabresi se la vedranno contro Juventus e Lazio, ma il bomber non dispera: “Siamo cresciuti tanto, abbiamo finalmente raccolto per strada i punti che magari prima perdevamo negli ultimi minuti per inesperienza. Ma la speranza non l’abbiamo mai persa dentro di noi. Nemmeno quando eravamo a -11 dal quart’ultimo posto. Ci abbiamo sempre creduto, ora gli episodi girano a favore. E l’entusiasmo è cresciuto in modo proporzionale. Non siamo mai stati bene come ora, ci siamo scrollati di dosso tutte le paure. Vogliamo dimostrare a Torino una volta di più di meritare la salvezza” – così l’attaccante del Crotone ai microfoni della Gazzetta dello Sport.


Duello a distanza con Empoli e Genoa: “Ormai cambia poco. Questa con la Juve e l’ultima sfida con la Lazio sono due finali vere, puntiamo ad ottenere più punti possibile per centrare un traguardo fondamentale per noi e per la città”. E se riuscirà nell’impresa? Nicola risalirà l’Italia in bici, lei che cosa ha in mente? “Accompagnerò il presidente Vrenna a piedi fino al Santuario della Madonna di Capocolonna Santa Patrona di Crotone, sono circa 12 km, mica è dietro l’angolo...”. Sguardo al futuro: “Resto concentrato solo su Juve-­Crotone e Crotone-­Lazio, poi vedremo, la posta adesso è troppo alta”.

Difficile far gol quando a marcarti sono Chiellini e Bonucci: “Sono i migliori al mondo secondo me, ma tutta la Juve ha una forza incredibile: ha due squadre che potrebbero vincere lo scudetto. Cercherò di correre più veloce di tutti”. Il Crotone giocherà anche per Stoian ancora in ospedale per un virus: “Daremo qualcosa in più per lui perché lo merita davvero, avrebbe dato tutto per la salvezza e ci piacerebbe raggiungerla in suo onore. Tiferà per noi con tanta passione”.

Sulla scelta di Crotone: “È stata una decisione che rispecchia il mio modo di pensare. Potevo restare a Sassuolo, avevo la fiducia e la stima di Di Francesco, potevo giocare anche l’Europa League. Invece ho deciso di giocarmi una stagione da titolare a Crotone, anche se nessuno ti assicura il posto: qui ci sono tanti attaccanti bravi. Mi sento ripagato da questa decisione, forse come a Crotone non sono stato da nessuna altra parte. Mi hanno fatto sentire importante. Io, la mia compagna Angela e Dea, la nostra figlia di 2 anni, abbiamo scoperto un ambiente ideale”. L’importanza di Nicola: “E’ stato importantissimo per me. Mi ha spronato per esempio a calciare di più col destro. E’ un tecnico che farà presto un grande salto. Ha tante capacità, sia dal punto di vista tecnico che sotto il profilo motivazionale”. Sugli allenatori avuti in passato: “Tutti mi hanno dato qualcosa e hanno aiutato la mia crescita. Di Francesco mi ha insegnato i tempi d’attacco. Ho avuto la fortuna di incontrare sempre grandi allenatori”.

Con chi scambierà la maglia allo Stadium? “Higuain me l’ha addirittura portata nello spogliatoio, a dimostrazione del campione che è, quando giocavo nel Sassuolo e segnai a Napoli, poi lui fece una doppietta al San Paolo. E con Gonzalo ci siamo scambiati la maglia anche all’andata. Stavolta mi piacerebbe avere quella di Dybala, che ammiro”.

Dodici gol in campionato un traguardo sorprendente: “L’obiettivo era la doppia cifra, è andata finora anche oltre le aspettative. E qualche altro gol non mi dispiacerebbe (a quota 15 è previsto il terzo bonus da contratto, ndr). Vorrei eguagliare il mio record di gol, 14, segnati 2 anni fa in Serie B con il Perugia”. Il sogno Nazionale: “Spero di poter partecipare al prossimo raduno, ci saranno delle amichevoli e voglio fare il massimo in queste due partite che restano per meritarmi la convocazione: sarebbe un altro grande obiettivo raggiunto, il più bello della mia vita”. Pronostico sulla classifica cannonieri: “Se la giocheranno Mertens e Dzeko fino alla fine, speriamo che non la spunti Higuain, vorrà dire che non avrà segnato contro di noi (e ride)...”. Aneddoto sul suo nome: “ Mio padre mi ha chiamato Diego perché ammirava Maradona, il nome Diego girava molto in quegli anni lì. E mi ha di sicuro portato fortuna”. Lunedì parteciperà all’evento «Un gol per l’Italia» a favore dei terremotati di Norcia, lei che è umbro di Marsciano. “Ci andrò con tutto il cuore. Il mondo dello sport sarà impegnato in una giornata importante per Norcia. E saremo in tanti a segnare il gol più importante”.

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