Cristiano, il gol e la dedica al figlio: gli occhi lucidi di una macchina da gol | VIDEO

Minuto 34 di Arsenal-Manchester United. Palla in area di Sancho a cercare Cristiano Ronaldo, marcato da due uomini e con il portiere avversario, Ramsdale, davanti a sé. Un tocco preciso con il mancino di controbalzo e il numero 7 dei Red Devils segna, accorciando le distanze sul 2-1.

Cristiano Ronaldo, la dedica al figlio 

 

Niente corse sfrenate per esultare: accenna un sorriso, poi lo sguardo si sposta. Prima in basso, poi in alto: segno della Croce e un indice al cielo. Il volto commosso. Così il campione portoghese ha voluto dedicare il suo gol al figlio morto durante il parto lo scorso lunedì 18 aprile.

 

 

Era uno dei due gemelli attesi in casa Ronaldo. "Sarai il nostro piccolo angelo", aveva scritto Cristiano in un post congiunto con sua moglie Georgina, sui canali social, dando la triste notizia."È il più grande dolore che ogni genitore può provare. Ti ameremo per sempre".

CR7, occhi lucidi: lato umano di una "macchina" da gol

 

 

Ancora decisivo, Ronaldo. E questa volta con un gol speciale emotivamente, anche se non utile ai fini della classifica. La vittoria dell'Arsenal è netta: 3-1. Prima Nuno Tavares, promessa proprio di nazionalità portoghese, poi Saka, infine Xhaka. Nel mezzo ci ha provato ancora CR7. Eterno.

Tripletta nella sua scorsa partita in campo, contro in Norwich. Tripletta anche, qualche settimana prima, contro il Tottenham. Una macchina da gol. Un 7 che da anni fa il 9 puro. Riferimento al centro dell'attacco. Idolo, modello per i più giovani. Dopo i tre gol, sette giorni fa, aveva regalato il pallone della partita ad Alejandro Garnacho, talento classe 2004 delle giovanili.

Un cecchino sotto porta, che oggi ha mostrato anche il proprio lato umano: gli occhi lucidi due volte nel corso della gara. La prima al minuto 7, quando i tifosi dei Gunners si sono alzati in piedi e lo hanno applaudito, come successo ad Anfield martedì. Supporto e rispetto per un avversario, ma prima ancora un grande campione e uomo. Poi al 34', dopo il gol, con dedica speciale. E chissà che, lassù, il suo piccolo angelo non stia già esultando con lui.

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