Cremonese, undici anni dopo è Serie B! Battuto il Racing Roma in rimonta: foto e video

Liberazione. Undici anni dopo. La Cremonese ritorna in Serie B, dopo la retrocessione del 2006, il ritorno. O meglio, il coming B...ack. Corsa a due con l'Alessandria terminata, verdetto definitivo: in B ci vanno i grigiorossi. Sfida a due durata una stagione, finale al cardiopalma dopo un campionato a tratti dominato dai "grigi", ma chiusosi con la rimonta della Cremonese. In classifica è in campo. 3-2 al Racing Roma, andato a Cremona per vincere. E ce l'aveva quasi fatta, fino al gol da un metro di Scarsella a tre dal novantesimo, che ha fatto esplodere uno Zini gremito nonostante la pioggia. E che ha portato in B la Cremonese. Che ora gode e fa festa. La Serie B è realtà.

"Erano 4 anni che aspettavamo questo momento - le parole del capitano Brighenti nel post partita - addirittura la gente lo aspettava da molto più tempo rispetto a noi. E' stato bello vedere lo stadio pieno, per come è arrivata la promozione, per come abbiamo sofferto: ora non ci resta che festeggiare e goderci questo momento. E' un sogno, tutti noi abbiamo provato a vincere questo campionato tra tutte le difficoltà che ci sono state: siamo stati anche a -11, -10, ma la nostra qualità è stata quella di non mollare, smettere di guardare la classifica e fare tanti punti. Questo momento è per tutti: per noi, per la gente, per il presidente e per la città: abbiamo capito che avremmo potuto farcela oggi al 90', è stata drammatica, i 5' dopo il gol dell'1-2 sono stati pesanti. Ci sono state tappe importanti come la vittoria a Siena o nello scontro diretto che ci hanno rilanciato, ma giornata dopo giornata ce l'abbiamo fatta".

Poi, parola a Tesser, ai microfoni di Sky: "Son venuti anche a me i dubbi per un secondo, ma il mio dovere era di richiamare la squadra a crederci: un paio di situazioni così le abbiamo già ribaltate, è successo in campionato e difatti questa gara è una fotocopia delle partite del nostro campionato: siamo stati bravi a crederci, a non aver mai mollato per credere di poter vincere il campionato. Umilmente abbiamo lavorato, fatto il nostro meglio, e ci siamo riusciti. Il presidente è venuto in spogliatoio dopo la partita, era felice e lo si vedeva negli occhi, ci ha fatto i complimenti: ha investito tanto in questi anni e avuto una soddisfazione. Brighenti merita questa gioia, ha giocato davvero da capitano, sente la maglia e dà il cuore quando gioca. Al primo giorno di allenamento andava a 2000 all'ora, ho pensato fosse matto: dà tutto. La gara contro l'Alessandria è stata fondamentale, venivamo dal derby di Piacenza, una grande ferita per noi, e aver vinto dominando per 60' ha dato noi forza, coronando questo inseguimento e portando a casa il risultato".

Google Privacy