La nuova Serie B: Cosenza, obiettivo tranquillità
I Romani la chiamavano tranquillitas, i Greci ataraxìa: l'assenza di preoccupazioni, la serenità d'animo sarà l'obiettivo principale cui tenderà il Cosenza per la stagione 2022-2023, la quinta consecutiva in Serie B.
Per il secondo anno consecutivo, infatti, i calabresi hanno sfiorato la retrocessione in Serie C: la salvezza è stata conquistata nel play-out contro il Vicenza. Dopo la separazione da Pierpaolo Bisoli, la società del presidente Guarascio ha deciso di ripartire da Davide Dionigi.
La stagione 2021-2022 del Cosenza
La stagione 2021-2022 per il Cosenza è segnata da una serie di traversie. Tutto comincia con il ripescaggio che consente ai calabresi di essere riammessi in Serie B al posto del Chievo, dopo il diciassettesimo posto della stagione precedente. Alla riammissione segue la sostituzione di Roberto Occhiuzzi, l'artefice della miracolosa salvezza della stagione 2019-2020, con Marco Zaffaroni. L'allenatore ex Albinoleffe sarà tuttavia esonerato a dicembre, dopo una lunga serie di partite senza vittorie. Al suo posto torna lo stesso Occhiuzzi, con il quale le cose non migliorano: a febbraio Occhiuzzi viene esonerato a propria volta. A succedergli è un allenatore specialista della Serie B come Pierpaolo Bisoli. Anche nella nuova gestione arrivano risultati alterni; il Cosenza terminerà la stagione regolare al sedicesimo posto, valevole per i play-out. In pochi giorni i calabresi si giocano tutto contro il Vicenza: all'andata finisce 1-0 per i veneti, al ritorno il Cosenza ribalta tutto con la doppietta del "Bati" Joaquìn Larrivey, e fa impazzire il "San Vito-Marulla".
L'allenatore: Davide Dionigi
Dopo i play-out, il Cosenza si è separato dall'artefice della salvezza, Pierpaolo Bisoli, e ha deciso di affidare la panchina a Davide Dionigi. Quarantotto anni, modenese, Dionigi è reduce da due esperienze in Serie B di esito differente: alla salvezza insperata acciuffata nel 2020 alla guida dell'Ascoli è seguita la parentesi a Brescia, conclusasi con l'esonero deciso dal presidente Cellino. Nelle prime conferenze stampa stagionali, Dionigi ha insistito su concetti come l'applicazione, la versatilità degli interpreti e il ruolo dei centrali difensivi nella costruzione dell'azione. Ha anche affermato di sposare al 100% il progetto intrapreso, tanto da voler vestire anche suo figlio di 15 anni con la maglia dei "Lupi" rossoblù.
La stella: Joaquìn Larrivey
"El Bati" è stato il protagonista incontrastato della seconda parte della stagione 2021-2022 del Cosenza. Arrivato a febbraio dopo l'esperienza all'Universidad de Chile, Larrivey ha segnato 8 gol in 17 presenze. Soprattutto, il trentasettenne attaccante uruguayano ha mostrato di essere un giocatore di altra categoria, e che non ci si dimentica così facilmente l'arte del gol. Larrivey ha saputo essere decisivo quando più contava, vale a dire nelle ultime, delicatissime giornate della stagione regolare, e soprattutto nella finale di ritorno del playout, quando con una doppietta ha fatto esplodere il San Vito-Marulla, mostrando anche i muscoli sotto la maglia a un popolo in delirio. Dopo la salvezza, è stata esercitata l'opzione di rinnovo contrattuale in vigore per la prossima stagione: la dirigenza è riuscita a resistere alle offerte per Larrivey e ha deciso di farne il pilastro da cui ripartire. Leggi anche - Il 10 agosto la presentazione del Cosenza
Le novità del calciomercato
Oltre al rinnovo di Larrivey, in casa Cosenza c'è stato un altro significativo prolungamento di contratto, quello di Massimo Zilli, autore di un gol già iconico, il tuffo di testa dell'ultima giornata che garantì i play-out ai "Lupi". Fra gli acquisti del nuovo direttore sportivo Roberto Gemmi, porta in dote qualità ed esperienza l'esterno di difesa Andrea Rispoli, che Dionigi ha già individuato come uomo fondamentale della sua formazione. Garantirà qualità Christian d'Urso, centrocampista arrivato dal Perugia. Oltre a Larrivey, Dionigi chiederà i gol-salvezza anche a Karlo Butic, che nella scorsa stagione a Pordenone ne ha messi insieme 5 in 25 presenze totali. Ma il mercato in entrata del Cosenza fino a questo momento si è caratterizzato anche per gli investimenti su due giovani estremamente promettenti: uno è l'attaccante Marco Nasti, diciottenne arrivato dal Milan, l'altro è il più esperto (2000) Marco Brescianini, anche lui cresciuto in rossonero. Perché Cosenza vuole stare tranquilla, ma vuole anche continuare a cullare il talento.