Lukaku: "Mi manca mio figlio. Sono quasi andato fuori di testa"
23 gol in 35 partite stagionli per Romelu Lukaku, che nella sconfitta subita dall'Inter sul campo della Juventus non è riuscito a segnare ma era comunque in campo. E' bastato questo per doversi adeguare ad una quarantena obbligatoria data la notizia della positività di Rugani al Coronavirus, motivo per cui tutti i nerazzurri sono stati messi in isolamento. Lontani dalla Pinetina, lontani da un pallone. Non è facile nemmeno per loro, che sono sì dei calciatori ma che hanno anche una famiglia.
tifosi. Inizi ad apprezzare ciò che hai e sono fortunato", ha continuato. I giorni di isolamento sono ormai nove: "Con la mente torno a quando ero bambino e non avevo niente. Bisogna stare attenti. Mia mamma per esempio ha il diabete, quindi non posso nemmeno andare a casa e toccarla. Sto col mio fisioterapista, mi portano il cibo ogni giorno. A mezzogiorno arriva puntuale il pranzo, mangio pesce e verdure".
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Non si sgarra con Conte, nemmeno in quarantena. Alimentazione corretta al primo posto, subito dopo c'è l'allenamento: "Mi hanno procurato una cyclette. Ho chiesto nella nostra chat di gruppo chi ne avesse una a casa e dopo due ore ne hanno portato una a ciascuno di noi". E' fondamentale tenersi in forma nonostante tutto perché poi il campionato riprenderà (QUI le ultime sulla data) e l'Inter è a nove punti dalla Juve capolista ma ha ancora una partita da recuperare: "Fino a quando la matematica non dirà il contrario. continuerò a crederci. Il problema in questa stagione è che
non abbiamo approfittato delle sconfitte della Juventus".
all'Inter e al suo allenatore. I nerazzurri erano la mia squadra preferita da bambino grazie ad Adriano, Ronaldo e Christian Vieri, con il quale ora ho un ottimo rapporto. Conte mi voleva già al Chelsea, non ho mai avuto dubbi e fin da quando sono arrivato a Milano mi sono concentrato sull'allenamento e sul ritorno alla forma migliore".
Lo ha fatto sotto le direttive e i consigli di Conte appunto, il cui metodo è rigoroso: "Il primo tempo della partita che abbiamo giocato lo guardiamo il lunedì - ha svelato Lukaku - la ripresa il martedì. Non si può certo dormire durante il filmato, perchè Conte ti becca. I tuoi errori li mette in evidenza davanti a tutti. Con me lo ha fatto dopo il match contro lo Slavia Praga. Per cinque minuti ha parlato di quando un difensore alto come Cesar
Azpilicueta (1,78 m n.d.r) ha vinto un duello contro di me e ha festeggiato come dopo un gol. Mi ha martellato davanti a tutti. E' stata la prima volta che mi è successo in dieci anni di carriera. In quel momento o reagisci e inizi a giocare bene oppure ti butti giù. Io però non potevo essere così infantile e ho continuato a lavorare".
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