LIVE - Coronavirus, le notizie dal mondo

militari_controllo_coronavirus_image

23:00 - L'indennità di 600 euro relativa al mese di marzo è stata accreditata dall'Inps su conto corrente di 1 milione di lavoratori autonomi che ne hanno fatto richiesta nei giorni scorsi. Ad annunciarlo è il Governo con una nota in cui si spiega inoltre che tra il 15 e il 17 aprile anche gli altri 3 milioni di richieste - tra partite Iva, commercianti, artigiani, stagionali, agricoli, cococo, lavoratori dello spettacolo - saranno accolte con l'erogazione del sussidio previsto dal decreto Cura Italia.

Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha poi ricordato che il prossimo decreto di aprile "sarà più consistente rispetto a quello di marzo, in modo tale da aumentare l'importo dell'indennità per autonomi e professionisti fino a 800 euro e introdurre un reddito di emergenza per le fasce più deboli della popolazione. Nessun lavoratore e nessun cittadino deve rimanere indietro".

21:30 - Incredibile decisione presa dal Deportivo Coopsol, club di seconda divisione del Perù: la società ha rescisso i contratti di tutti i propri calciatori. Come riportato da Olé, il provvedimento è stato preso a causa della mancanza di introiti provocata dall’emergenza Coronavirus. Con il calcio fermo, infatti, il club non può permettersi di pagare gli stipendi.

Il presidente del Deportivo Coopsol, Freddy Ames, ha mandato una lettera a tutti i suoi giocatori per informarli, promettendo di tornare sui propri passi qualora il campionato riprendesse. La seconda divisione peruviana doveva cominciare nei primi giorni di maggio, ma il tutto è stato cancellato dopo lo stato d’emergenza decretato dal governo.

In Perù è prevista una quarantena obbligatoria, con chiusura totale delle frontiere. Nonostante la durata delle misure sia prevista fino al 26 aprile, poi, il Ministro della Salute Víctor Zamora ha dichiarato che il calcio non potrà essere giocato con il pubblico finché non ci sarà un vaccino contro il Coronavirus. E senza spettatori, il Deportivo Coopsol rimarrebbe in grave difficoltà.

A tal proposito l'allenatore del club, Francisco Melgar, ha affermato: “Una società seria come il Deportivo Coopsol non poteva pagare una squadra inattiva, questo è più che comprensibile. Quindi i nostri contratti sono stati annullati. Ci hanno promesso che se il campionato verrà giocato, ci assumeranno di nuovo”.

21:00 - "Andremo al mare questa estate. Stiamo lavorando per far sì che possa essere così. Ci stiamo lavorando dal punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilimenti, immaginando una serie di normative prese con il comitato tecnico-scientifico che contemplano l'ipotesi di un distanziamento". Queste le dichiarazioni di Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria del Ministero dei Beni culturali (Mibact), ai microfoni di Rainews.

18:10 - Il capo dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha comunicato il bollettino odierno relativo a guariti, deceduti e nuovi positivi al coronavirus: "Ad oggi il totale delle persone positive è 103.616, con un incremento di 1.363 pazienti. Cala la pressione ospedaliera: i pazienti in terapia intensiva sono 3.260, 83 in meno rispetto a ieri. Purtroppo registriamo 566 nuovi deceduti. Il totale dei guariti è di 35.425 con un incremento di 1.224 unità". Il direttore del reparto malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, Gianni Rezza, si è espresso così sulla ripresa del campionato: "Non mi sembra che il comitato tecnico-scientifico si sia espresso ancora in maniera definitiva. Di certo uno sport che prevede contatti apre a rischi di trasmissione. Se dovessi dare un parere tecnico, ora non sarebbe favorevole".

16.25 - Il governatore del Veneto Luca Zaia annuncia un “lockdown soft” per la sua Regione. Via libera a svolgere attività motoria, sempre singolarmente, oltre il raggio dei 200 metri dalla residenza ma vicino casa; per il 25 aprile e il primo maggio viene dato il via libera a picnic “ma solo in proprietà private e con i familiari, nessun barbecue all'aperto o con gli amici”. Ribadito l’obbligo dell'uso di mascherina, guanti e gel igienizzante per uscire di casa; chi presenta una temperatura sopra i 37,5 gradi non potrà uscire dalla propria abitazione.

15.45 - “Nel giorno di Pasqua sono state controllate 213.565 persone e 60.435 attività. Le persone che hanno avuto una sanzione amministrativa sono state 13.756”, lo comunica il Ministero dell’Interno in merito ai controlli relativi alle misure di contenimento del Coronavirus in Italia. “100 sono state denunciate per falsa dichiarazione o attestazione, 19 per non aver osservato il divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione perché positive al virus. Le sanzioni ai titolari di attività o esercizi commerciali sono state 121, 47 i provvedimenti di chiusura”, si legge.

14.35 - Indossare la mascherina protettiva diventerà la norma per tutta la popolazione mondiale. Ad annunciarlo in un’intervista alla BBC è David Nabarro, portavoce dell'Oms: "Il coronavirus non andrà via. Non sappiamo se le persone che lo hanno avuto siano immuni né quando avremo un vaccino. Qualche tipo di protezione facciale diventerà la norma, anche se solo per rassicurare le persone".

13.40 - A fine aprile i primi test di vaccino sull'uomo - Pietro Di Lorenzo, ad dell’azienda italiana Advent-Irbm di Pomezia - che sta lavorando insieme alla Jenner Institute della Oxford University a un vaccino per contrastare il Coronavirus - ha dichiarato all’ANSA:

“Miriamo a rendere il vaccino utilizzabile per personale sanitario e forze dell’ordine già a partire da settembre. Siamo nella fase finale della trattativa che ci porterà a ottenere un finanziamento per velocizzare la produzione e lo sviluppo dei vaccini. In laboratorio abbiamo svolto alcuni test, sembrano molto efficaci, soprattutto abbiamo certificato la non tossicità del vaccino stesso. È per questo che, in Inghilterra, procederemo con la sperimentazione sull’uomo a fine mese: lo proveremo su 550 volontari sani”.

12.30 - In questi giorni, il gruppo di tecnici ed esperti, guidati da Vittorio Colao, è al lavoro per avviare la fase 2, quella che partirà dal 4 maggio, ma intanto da domani riparte il commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria, riaprono le librerie e i negozi di vestiti per bambini e neonati, ovviamente solo nel caso in cui potranno garantire tutte le regole di sicurezza.


Sono confermati, tuttavia, tutti i limiti agli spostamenti, restano chiuse le scuole e le università , non ripartono le attività produttive ritenute non essenziali. Inoltre, alcune regioni come la Lombardia, il Piemonte, la Campania si sono avvalse della facoltà di emettere ordinanze ancora più restrittive di quelle dello Stato, pur con alcune deroghe e nuove regole per le attività aperte, con l'obbligo di mascherine per i dipendenti e prodotti per disinfettare le mani vicino alle casse o anche alle tastiere dei bancomat.

10.50 - Seconda ondata di contagi in Cina: è salito a quota 108 il numero dei nuovi casi registrati in Cina nella giornata di ieri, la cifra più alta nelle ultime cinque settimane: bisogna infatti tornare ai dati dello scorso 6 marzo per individuare un numero maggiore (143 contagi). Pechino prepara allora un nuovo piano di intervento per evitare che il virus si propaghi nuovamente.

9.40 - Pasqua e pasquetta, aumentano i controlli per le strade: sono già 12500, al momento, gli spostamenti ingiustificati tra domenica e lunedì, secondo quanto comunicato dalla forze dell'ordine che stanno effettuando controlli sull'intero territorio nazionale. 104, invece, le dichiarazioni false: in alto il videoservizio completo di Sky.

8.00 - Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, ha espresso il proprio pensiero riguardante la riapertura delle scuole alla trasmissione RAI 'Che tempo che fa': "Personalmente penso che si possa fare una riflessione per posporre la riapertura delle scuole al prossimo anno scolastico, a settembre. Chiaramente è una decisione che spetta al governo. Quello che mi preoccupa di più al momento - ha avvertito - è se si abbandonano i comportamenti individuali che ci hanno portato a limitare il numero dei ricoverati e ridurre il numero dei morti. Se chiudere le attività produttive e attuare il distanziamento sociale e la limitazione delle libertà personali è stato doloroso, riaprire senza che il Paese torni nell'emergenza è un'operazione delicata".

5.00 - Gli Stati Uniti superano quota 22.000 morti per coronavirus: i decessi sono esattamente 22.020, su 555.313 casi. Secondo i dati dell'università Johns Hopkins, sono stati 1.514 i morti nelle ultime 24 ore.

Google Privacy