LIVE - Coronavirus, le news dal calcio estero: 2 aprile 2020

LIVE CORONAVIRUS, LE NEWS DAL MONDO 

LIVE CORONAVIRUS, LE NOTIZIE SUL CALCIO IN ITALIA

16.50 - L'Atletico Madrid ha raggiunto un accordo con giocatori e staff tecnico per la riduzione del 70% degli stipendi. "Per integrare lo stipendio di 430 dipendenti del club interessati dall'ERTE (misura di licenziamento temporaneo)". La stessa condotta era stata adottata da Messi e dai suoi compagni del Barcellona.

13.30 - L'attaccante del Boca Junior Carlos Tevez ha parlato a Olé dell'emergenza Coronavirus in Argentina: "Questo virus è una m****. Non si sa da dove venga, come ti possa colpire. Sappiamo solo che uccide e che, chi ne soffre, muore solo, senza poter essere confortato o abbracciato. È importante stare insieme e cercare di aiutare le persone che più ne hanno bisogno. Noi calciatori possiamo stare un anno senza guadagnare. Sarei felice di aiutare e di mettermi a disposizione". 

12:30 – Tutto questo è un incubo che peggiora di giorno in giorno”. Le evidenti parole di preoccupazione di Arturo Vidal sono lo specchio della situazione che sta vivendo la Spagna. Il centrocampista del Barcellona, intervistato dall’emittente cilena Canal 13, non fa mistero di essere molto provato dall’espansione del coronavirus.

È molto strano quello che sta accadendo – ha dichiarato l’ex centrocampista della Juventus. Siamo costantemente preoccupati, ma dobbiamo essere forti e collaborare il più possibile. Sono molto triste e preoccupato perché non sappiamo quando questa situazione finirà. Non avrei mai pensato che potesse accadere”.

Vidal, che qualche giorno fa ha avviato insieme al connazionale Gary Medel una raccolta fondi per aiutare la Croce Rossa cilena, continua ad allenarsi a casa come tutti i suoi compagni. “Mi alleno sempre due volte al giorno. Non andare al campo di allenamento, non vedere i miei compagni e non condividere la quotidianità con loro è molto difficile”.

11:15Harry Redknapp riprende il suo vecchio presidente. L’ex allenatore del Tottenham si è scagliato contro Daniel Levy, massima carica degli Spurs, per la scelta di ridurre del 20% gli stipendi di 550 lavoratori ordinari mentre i giocatori continuano a ricevere la piena retribuzione.

Non ci posso credere – ha dichiarato Redknapp al The Sun -, i calciatori dovrebbero tagliarsi lo stipendio. Pensavo che il governo avrebbe pagato le persone comuni che stavano lottando e aiutato le piccole imprese, ma stiamo parlando di un club in cui i giocatori guadagnano più di 10 milioni l’anno. Tutti possono permettersi di tagliarsi il dieci percento. Mi piacerebbe che i capitani di Premier League facessero una riunione telefonica per decidere di utilizzare i loro soldi per aiutare lo staff di ogni squadra”.

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