Coronavirus, Burioni: "Stiamo pareggiando, ma non basta: dobbiamo vincere"

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Continua la battaglia del mondo contro il Coronavirus, una lotta dura che purtroppo ancora non è arrivata al suo termine. Le conseguenze per la vita di tutti i giorni sono evidenti per ogni cittadino e anche il mondo dello sport non ne è esente, con le più importanti competizioni sportive sospese oppure definitivamente cancellate (le ultime news).

Ma quando finirà tutto questo? Ha provato a dare una risposta a questo quesito il virologo Roberto Burioni, intervistato da Tuttosport, il quale ha cercato di spiegare anche le possibili prospettive per il futuro del calcio: "Già l'8 gennaio spiegai come ci fosse il pericolo che il virus arrivasse in Europa. Ma all'epoca il rischio venne erroneamente ritenuto basso. Chiesi a gran voce che si attuasse una quarantena di tutte le persone che tornavano dalla Cina, ma ahimè non sono stato ascoltato. Solitamente i virus respiratori con l'arrivo dell'estate si trasmettono un po' di meno, ma nel caso del Covid-19 non possiamo esserne certi visto che si tratta di un nuovo virus. Possiamo sperare che sia così e in ogni caso la situazione in Italia potrà migliorare con il tempo. Il contagio massificato potrebbe ripartire il prossimo inverno, ma a quel punto sapremo chi è il nemico e dovremo farci trovare pronti. La soluzione a questa situazione è il vaccino, ma temo che, nella migliore delle ipotesi, non possa essere disponibile prima di dicembre. Ricordiamoci che non esiste un vaccino per ogni virus, ma che anche i farmaci possano rivelarsi decisivi".

Il professor Burioni si è poi soffermato sul mondo dello sport e sulle possibili tempistiche che possano riportare tutto alla normalità e a una ripartenza di tutte le competizioni (QUI il comunicato dopo l'assemblea della Lega di Serie A): "In questo momento non ha senso dire quando potremo tornare a fare sport. E' sicuramente indispensabile ancora qualche settimana prima di progettare un qualunque tipo di ripresa. Dovremo infatti prima vedere cosa succederà quando usciremo di nuovo di casa e sarà comunque molto difficile mettere migliaia di persone all'interno di uno stadio di calcio. Ma arriverà il giorno in cui torneremo a vivere questa passione come un tempo. Da tifoso della Lazio dico che è vero che eravamo in lotta per lo scudetto, ma adesso conta solo la salute di tutti. Faccio un appello a tutti gli sportivi famosi: ricordatevi di cosa fece Elvis Presley per promuovere il vaccino contro la poliomelite. Vi invito a contribuire facendo donazioni, aiutando la ricerca ma anche facendo capire l'importanza del sacrificio e del comportarsi bene da parte di tutti".

Infine il virologo Burioni ha voluto spiegare il comportamento da tenere da parte di tutti i cittadini, utilizzando una metafora calcistica: "Dobbiamo immaginare che ci sia stato un pessimo primo tempo, nel quale abbiamo subito tre gol. Abbiamo giocato malissimo perchè non eravamo pronti, ma poi abbiamo aggiustato gli schemi, abbiamo giocato meglio e abbiamo rimontato fino al 3-3. Ecco, questo non è il momento in cui la difesa subisca distrazioni, perchè la partita potrebbe essere pregiudicata in qualunque momento. Bisogna tenere duro, seguire le indicazioni perchè il pareggio non basta: dobbiamo vincere".

L'INTERVISTA COMPLETA SULL'EDIZIONE ODIERNA DI TUTTOSPORT

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