Coronavirus, da 5 giorni vivono in aeroporto: la storia di tre calciatori argentini

Da cinque giorni in aeroporto senza poter tornare in patria. Sembra la storia di un film, come in The Terminal con Tom Hanks, invece è la realtà che stanno vivendo tre calciatori argentini: si tratta di Leonardo Gil, Sergio Vittor e Cristian Guanca. Tutti e tre argentini, tutti e tre tesserati in Arabia Saudita (Gil per l'Al-Ittihad, Vittor per il Damac FC e Guanca per l'Al-Shabab).

Lì il calcio si è fermato come in quasi tutto il mondo per via dell'emergenza coronavirus, motivo per cui hanno provato a tornare in Argentina. Per rientrare in Sud America, però, è necessario un permesso da parte dell'autorità nazionale di volo (ANAC) in consulta con il Governo ed il Ministero della Salute. 

"Dormiamo sul pavimento"

Il via libera non è arrivato ed i tre giocatori sono da venerdì chiusi nel terminal dell'aeroporto di Francoforte, in Germania. "Abbiamo bussato a tutte le porte - spiega Leonardo Gil alla Bild - È un peccato. Non capiamo perché il Governo, come argentini, non ci lasci tornare. Non possiamo lasciare l'aeroporto. L'hotel nell'area di transito ha solo poche camere disponibili. A volte ne prendiamo una, a volte dobbiamo dormire sul pavimento".

Bloccati con Guanca ci sono anche la moglie, due figlie di 6 e 7 anni e la madre di 56 anni. Domani è previsto un altro volo per Buenos Aires da Francoforte, stavolta i tre giocatori e le loro famiglie sperano di poterci salire a bordo.
 

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